Savona. Omicidio Etleva Kanolja. "Voleva dare una chance al marito, ma non sopportava la sua gelosia".
Un quadro di difficoltà per i figli che è emerso tramite le testimonianze degli assistenti sociali, le coordinatrici e dirigenti scolastiche, le insegnanti e le psicologhe, nel corso dell'udienza tenutasi ieri mattina in Tribunale a Savona, dove Selami Bodi è imputato per aver ucciso, strangolandola, nell'ottobre dello scorso anno, la moglie Etleva Kanolja.
In aula sono stati ascoltati i testimoni delle parti civili con il pubblico Ministero Giovanni Battista Ferro, l'avvocato delle parti civili Mauro Mazzi e l'avvocato difensore di Bodi, Rosanna Rebagliati, che hanno posto le proprie domande in merito alla situazione dei quattro bambini rimasti orfani della mamma.
In apertura è stata ascoltata anche l'ex moglie del cugino di Bodi, che era molto legata a Etleva. "Eravamo sempre insieme. Mi ha detto che il marito era geloso, ma non pensavo arrivasse a questo punto. Voleva stare con lui, lei lo amava, gli voleva dare una chance. Non poteva sopportare però la sua gelosia. Si sarebbe divisa dal coniuge e sarebbe andata dai servizi sociali", ha spiegato.
Nelle prossime udienze verranno conclusi i testimoni delle parti civili, poi inizierà l'escussione dei testimoni della difesa. Sarà ascoltato il consulente tecnico e si svolgerà l'esame dell'imputato. Ad oggi non è ancora stato rintracciato l'Imam con il quale Bodi aveva contatti, vista la sua assidua frequentazione in moschea. (Luciano Parodi – Savonanews.it)