Bologna. Le analisi di Isabella Linsalata: "Eccesso di benzodiazepine". Amato: "Un fulmine a ciel sereno".

Immagine della notizia (Immagine di Maretta Angelini su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Bologna. Le analisi di Isabella Linsalata: "Eccesso di benzodiazepine". Amato: "Un fulmine a ciel sereno".

La sua famiglia era in crisi, ma pur "con il dolore e la fatica che ogni separazione comporta", il rapporto con la moglie, Isabella Linsalata, era "comunque affettuoso". È così che Giampaolo Amato, l'oculista ed ex medico della Virtus Basket accusato di aver ucciso la moglie e la suocera Giulia Tateo con un mix di farmaci, ha descritto nell'aula della Corte d'Assise di Bologna il suo ménage familiare.

Anche dopo che era "uscito di casa" perché si era innamorato di un'altra donna, il rapporto tra Amato e la moglie era continuato "per mille motivi: ci sentivamo per ragion i professionali, per ragioni di studio, per i figli", ha spiegato Amato.

Le discussioni tra lui e la moglie, soprattutto all'inizio del 2019, non mancavano. Proprio in quel periodo, infatti, l'oculista aveva lasciato la casa di famiglia perché aveva una relazione con un'altra donna. Nel corso di uno di questi screzi, Amato ricevette "anche uno schiaffo". Viste le tensioni di quel periodo, però, "qualche scatto d'ira ci poteva stare", ha aggiunto.

A Ferragosto del 2019 Linsalata, dopo aver salutato il marito che stava partendo in ritiro con la Virtus in Trentino, cercò di contattarlo diverse volte, senza riuscirci. Il giorno dopo la donna inviò al marito un messaggio Whatsapp che recitava: "Ieri tripla dose". Qualche giorno prima, il 2 agosto, la donna in un altro messaggio menzionava una "doppia dose" assunta il giorno precedente.

"Di cosa si trattasse non lo so con certezza, forse di qualcosa per stare tranquilla", ha spiegato Amato rispondendo alle domande del suo difensore, l'avvocata Cesarina Mitaritonna. Pochi giorni prima, a luglio 2019, come il medico ha riferito nel corso della scorsa udienza, la moglie gli aveva raccontato che le analisi a cui si era sottoposta avevano rivelato un eccesso di benzodiazepine. "Per me – ha ribadito Amato – è stato un fulmine a ciel sereno".

"Isabella Linsalata era la mamma dei miei figli, è una persona alla quale ho sempre voluto bene e ho continuato a farlo anche se mi ero innamorato di un'altra persona", ha sottolineato Amato. Questa confidenza tra gli ex coniugi, che erano "fidanzati dall'ultimo anno di liceo" come ha ricordato in aula l'imputato, non era gradita alla donna con cui l'oculista aveva una relazione. (di Benedetta Dalla Rovere – BolognaToday)

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