Barga. Omicidio Maria Ferreira. Disposta una perizia pischiatrica per il marito Vittorio Pescaglini.
Una perizia psichiatrica dovrà stabilire se Vittorio Pescaglini, l'uomo reo confesso del femminicidio della moglie 51enne Maria Batista Ferreira, era in grado di intende e di volere quando commise l'atroce delitto, il 26 febbraio 2024 a Fornaci di Barga.
È quanto ha deciso ieri la gup Antonia Aracri, accogliendo l'istanza dell'avvocato Gianmarco Romanini, che aveva presentato una consulenza di parte in cui si parla appunto di un possibile vizio di mente.
La giudice ha fissato al prossimo 13 gennaio una nuova udienza per affidare l'incarico al dottor Alberto Petracca che avrà poi alcune settimane di tempo per esprimere la sua valutazione sul 56enne di Fabbriche di Vallico. L'uomo, comparso ieri in aula, si trova attualmente agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.
La pm Paola Rizzo gli contesta il reato di omicidio volontario, oltre al porto abusivo di arma da taglio. Se dovesse essere ritenuto almeno parzialmente incapace di intendere e di volere, potrebbe ricorrere al giudizio abbreviato, o comunque usufruire di un sensibile sconto di pena in Corte d'Assise. Nell'ipotesi, poco realistica, di un vizio totale di mente, sarebbe invece prosciolto.
I fatti risalgono al 26 febbraio dello scorso anno, quando la povera Maria Batista Ferreira, 51 anni, fu uccisa a coltellate in mezzo alla strada dal marito, davanti all'albergo di Fornaci di Barga dove era andata a vivere dopo aver lasciato la casa in cui abitava con lui.
A far scattare il proposito omicida, secondo le indagini dei Carabinieri, un messaggio che la donna aveva inviato a Pescaglini il giorno prima, in cui diceva di non voler più firmare la separazione. La coppia – che si era sposata nel 2004 a Fabbriche di Vallico – doveva firmare l'accordo consensuale il successivo 27 febbraio, ma lei ci aveva ripensato. (la Nazione)