Genova. Uccise l'ex compagna Danjela Neza a Savona. Safayou Sow patteggia ed evita l'ergastolo.
È stata ridotta la pena a Safayou Sow, il 28enne imputato per l'omicidio dell'ex compagna Danjela Neza, 29 anni, uccisa la notte tra il 5 e il 6 maggio 2023 in piazza delle Nazioni a Savona.
In primo grado il giovane era stato condannato all'ergastolo per omicidio aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla relazione affettiva. Stamattina però, al termine del processo di secondo grado alla Corte d'Appello di Genova, i giudici hanno ridotto la pena a 30 anni di reclusione.
La sostituta pg Cristina Camaiori ha concordato con la difesa dell'imputato un bilanciamento diverso tra le aggravanti e le attenuanti generiche, tenendo conto del fatto che l'assassino aveva chiamato lui stesso il 112 e aveva dato il suo contributo all'accertamento dei fatti.
Collega di lavoro in un ristorante della Darsena ed ex fidanzato della vittima, Safayou Sow l'aveva uccisa perché non accettava la fine della loro relazione. Le aveva sparato in testa, con una pistola avente la matricola abrasa, comprata due mesi prima.
Le motivazioni della sentenza di primo grado avevano ritenuto sussistente l'aggravante dei futili motivi, soprattutto quando – nel caso in esame – la "gelosia assume caratteristiche morbose e di ingiustificata espressione di supremazia e possesso".
L'omicidio era avvenuto al termine di un lungo incontro che lo stesso giovane aveva sollecitato alla ragazza. Poi la discussione si era trasformata in lite, rimasta memorizzata fino all'omicidio proprio sul cellulare della vittima. Nell'audio, registrato dallo smartphone, ci sono gli ultimi minuti di vita di Danjela Neza e l'estremo tentativo di salvarsi, prima del rumore di una colluttazione e degli spari. (di Katia Bonchi – Genova24)