Roma. Omicidio Ilaria Sula. Mark Samson al Gip: "Ho fatto tutto da solo". Il fermo è stato convalidato.
È stato convalidato dal gip di Roma il fermo di Mark Antony Samson, reo confesso per l'omicidio di Ilaria Sula. La 22enne, scomparsa lo scorso 25 marzo, è stata ritrovata senza vita in un'area boschiva in fondo a un dirupo all'interno di una valigia.
I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano al ragazzo l'omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l'occultamento di cadavere. Ieri dall'autopsia, eseguita presso l'istituto di medicina legale della Sapienza, è emerso che la studentessa è stata uccisa con tre coltellate, tutte al collo, ed è morta per una violenta emorragia.
Il 23enne, nel corso del lungo interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari, ha negato di aver premeditato il delitto. Il giovane aveva già confessato l'omicidio della 22enne. "Ho fatto tutto da solo" ha riferito al Gip. "L'ho colpita al collo in camera mia, mentre era di spalle".
Sentito per cinque ore in carcere, ha raccontato di aver caricato il corpo senza vita in macchina, abbandonandolo, poi, nel pomeriggio in un burrone e di aver ripulito tutto. Il ragazzo però, a domande specifiche sui genitori, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Sarebbe stato un messaggio di un altro ragazzo, arrivato sul telefono della vittima, a portare Samson ad aggredire a coltellate al collo la giovane studentessa. Coltello che, a detta del giovane, aveva portato nella camera dell'appartamento di via Homs – dove la ragazza aveva trascorso la notte – per la colazione.
Arma che sarebbe stata poi gettata, insieme a un sacco con il tappeto e gli stracci utilizzati per ripulire la camera. Sarebbe stato buttato anche il cellulare della vittima, che il ragazzo avrebbe abbandonato in un tombino. (Adnkronos)