Roma. L'omicidio di Manuela Petrangeli fu premeditato. L'ex ai militari: "Quello che ho detto, ho fatto".

Immagine della notizia (Immagine di Gustavo La Pizza su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Roma. L'omicidio di Manuela Petrangeli fu premeditato. L'ex ai militari: "Quello che ho detto, ho fatto".

"Maledetta, gliela devo fare pagare". Sono decine gli audio WhatsApp fatti ascoltare ieri, 23 aprile, in aula nell'udienza del processo davanti alla Prima Corte di Assise di Roma che vede imputato Gianluca Molinaro, l'uomo che il 4 luglio 2024 ha aperto il fuoco contro la sua ex compagna e madre di suo figlio, Manuela Petrangeli, uccidendola.

Messaggi scambiati da Molinaro con gli amici nei mesi precedenti il delitto ed estratti con la copia forense del suo telefono. "Mi sta portando all'estremo", registrava l'imputato in un audio, e "Sei una bugiarda patologica", le scriveva, accusandola di manipolare il figlio.

La Procura della Capitale, nell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contesta a Molinaro l'omicidio aggravato dalla premeditazione, lo stalking, la detenzione abusiva di armi e, in relazione a quest'ultima accusa, anche quella di ricettazione.

L'uomo, dopo il delitto compiuto in via degli Orseolo, poco distante dalla clinica dove lavorava la sua ex, si era costituito presso una caserma dei Carabinieri consegnando il fucile a canne mozze con cui aveva compiuto il femminicidio.

Gli inquirenti hanno acquisito anche gli SMS scambiati con un amico prima del delitto, nei quali si legge "Oggi forse prendo due piccioni con una fava", e in un altro, dopo l'omicidio della fisioterapista 51enne, dice "Gli ho sparato du botti". Messaggi che l'amico di Molinaro aveva detto di aver visto quando ormai era troppo tardi.

In aula hanno testimoniato i Carabinieri intervenuti sulla scena del delitto e i militari presenti in caserma, quando l'imputato si è presentato, confessando il delitto. Rispondendo alle domande della pm Antonella Pandolfi, uno dei militari presenti nella stazione dove Molinaro si è costituito ha raccontato che, rispondendo a una chiamata della madre, aveva detto "Sono in caserma, quello che ho detto, ho fatto". (Adnkronos)

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