Roma Portuense. Manuela Petrangeli uccisa da due spari a distanza ravvicinata. L'ex rimane in carcere.
È stata raggiunta da due colpi, esplosi a distanza ravvicinata, circa un metro, Manuela Petrangeli, la fisioterapista 51enne uccisa giovedì scorso a Roma dopo essere uscita dalla casa di cura "Villa Sandra", dove lavorava.
Sono questi, a quanto si apprende, i primi risultati dell'autopsia eseguita ieri mattina presso l'istituto di medicina legale di Tor Vergata. Uno dei colpi esplosi con il fucile a canne mozze ha raggiunto la vittima ad un braccio, mentre un altro, fatale, al cuore, uccidendola sul colpo.
In carcere con l'accusa di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi c'è il suo ex compagno Gianluca Molinaro che, dopo il femminicidio, si è costituito ai Carabinieri. Ieri mattina, davanti al gip nell'udienza di convalida, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
"Non è in grado in questo momento di fornire la sua versione", ha riferito l'avvocato Ilaria Rapali, dello studio Moiraghi, lasciando il carcere dove era in programma l'atto istruttorio. "Pericolo di reiterazione dei reati". Così il gip di Roma ha motivato l'ordinanza con cui ha confermato la misura cautelare per l'uomo. (Quotidiano Nazionale)