Padova. Omicidio Nicoleta Rotaru. In aula riecheggia l'audio del delitto. Erik Zorzi: "Non l'ho uccisa".

Immagine della notizia (Immagine di Zairon su Wikimedia Commons — CC BY-SA 4.0)

Padova. Omicidio Nicoleta Rotaru. In aula riecheggia l'audio del delitto. Erik Zorzi: "Non l'ho uccisa".

Nella mattinata di ieri, giovedì 22 maggio, nell'aula del Tribunale di Padova sono stati ascoltati gli audio strazianti registrati da Nicoleta Rotaru prima di morire. Per la pubblica accusa, la donna di 39 anni fu assassinata tra l'1 e il 2 agosto 2023 dall'ex marito Erik Zorzi, 43 anni, e l'omicidio fu registrato dal cellulare della vittima.

Rotaru era solita tenere traccia, durante la notte, dei movimenti dell'uomo con il quale era ancora costretta a vivere. La 39enne infatti temeva proprio l'aggressione fisica e per questo ogni notte lasciava il suo smartphone a registrare tutto. Negli audio si sente la voce della vittima che allontana il 43enne. "Vai via, maiale", dice prima di essere aggredita.

In aula, durante l'interrogatorio degli avvocati di parte civile, Zorzi ha dichiarato di non essersi avvicinato alla 39enne per ucciderla. "Stava respingendo un mio approccio sessuale – ha dichiarato dinanzi alla –. Sapevo che mi avrebbe denunciato. Se lo avesse fatto, me ne sarei andato in Inghilterra a fare il camionista". L'imputato ha sempre sostenuto che l'ex compagna si sia suicidata.

Zorzi però non ha risposto alle domande degli avvocati "sull'approccio sessuale rifiutato" che, secondo l'accusa, sarebbe stato un tentativo di violenza. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere anche quando l'avvocata Roberta Cerchiaro (che insieme a Tatiana Vija rappresenta la sorella e la mamma della vittima), gli ha chiesto come mai avesse registrato un "discorso" per dire alle figlie che la madre era morta. "Non sapevo come dirglielo – ha provato a dire in aula –. Volevo riascoltarmi e correggermi".

L'ultimo audio ascoltato nel corso dell'udienza dura ore e ha registrato l'intera discussione nata tra i due, poi le urla e le frasi di supplica. Il microfono del cellulare ha captato anche alcuni rumori che, secondo la perizia, sono compatibili con il trascinamento di un corpo. Al centro del dibattimento anche la cintura con la quale la 39enne sarebbe stata strangolata. Secondo l'autopsia, sarebbe compatibile con le lesioni sul collo della donna. (di Gabriella Mazzeo – Fanpage.it)

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