Palau. Omicidio Cinzia Pinna. Il legale della compagna di Ragnedda: "Le ha detto di aver sparato a un cane".
Oggi gli inquirenti sono tornati per un nuovo sopralluogo a Conca Entosa, nella casa dove la notte fra l'11 e il 12 settembre Emanuele Ragnedda ha sparato tre colpi di pistola in faccia contro Cinzia Pinna, uccidendola per poi nascondere il corpo in piena campagna.
Al sopralluogo era presente anche l'avvocato Francesco Furnari, difensore di Rosa Maria Elvo, l'immobiliarista di San Pantaleo e compagna di Emanuele Ragnedda, indagata dalla Procura di Tempio Pausania per favoreggiamento, perché sospettata di avere aiutato l'assassino reo confesso a ripulire il luogo del delitto.
"La mia assistita è stata nella casa la mattina seguente all'omicidio e non ha notato nessuna traccia che potesse far pensare a un delitto. Ragnedda le ha detto che era entrato un cane in casa e lui gli aveva sparato", spiega il legale dopo il sopralluogo. "Non è mai andata a comprare un nuovo divano per la casa di Conca Entosa, era lì quando il nuovo divano è stato consegnato".
L'avvocato Furnari ha annunciato di avere avviato delle indagini difensive e avere affidato l'incarico all'ingegnere informatico, Paolo Dal Checco, per verificare chi fosse presente a Conca Entosa e chi possa eventualmente avere aiutato Ragnedda.
"Aspettiamo i risultati di questa indagine per condividerli con la magistratura, perché abbiamo la massima premura di dimostrare che Rosa Maria Elvo non ha alcuna responsabilità dei fatti che le vengono contestati". (SassariToday)