Voce su Laureta Zyberi
Foto dall'alto del quartiere Sant'Eusebio di Genova innevato
Laureta Zyberi, 43 anni, di origini albanesi, fu trovata morta nella casa dove lavorava come colf il 31 gennaio 2020 nel quartiere Sant'Eusebio della circoscrizione Molassana della città di Genova.
Ad allertare i soccorsi fu il datore di lavoro della donna. Di rientro nell'abitazione, aveva notato il corpo senza vita della vittima con accanto il marito, Eduart Zyberi, 54 anni, gravemente ferito.
Il coniuge della quarantatreenne aveva tentato di suicidarsi e fu trasportato d'urgenza in ospedale. Grazie all'intervento del personale sanitario, l'uomo riuscì a sopravvivere. Le sue condizioni avevano comunque richiesto l'esecuzione di un delicato intervento chirurgico e il ricovero per diversi giorni.
Nei suoi confronti la Procura di Genova dispose il fermo con l'accusa di omicidio. Secondo le ricostruzioni, il cinquantaquattrenne passò a prendere la moglie al lavoro come faceva di solito, ma in quell'occasione sarebbe scoppiato un violento litigio, degenerato nel delitto. L'arma utilizzata durante l'aggressione sarebbe un coltello, lo stesso con il quale l'uomo aveva provato a suicidarsi.[1][2]
Dal letto dell'ospedale dove era ricoverato, il signor Eduart aveva confessato il gesto, pur non fornendo alcuna motivazione. Il giudice per le indagini preliminari convalidò il fermo.[3]