Voce su Annamaria Ascolese
Annamaria Ascolese, 49 anni, perse la vita nel corso della notte tra il 20 e il 21 aprile del 2021 all'ospedale San Camillo di Roma.[1]
Foto della Fontana del Tritone. Sullo sfondo la Basilica di San Barnaba nella piazza omonima di Marino, comune sui Colli Albani nell'area dei Castelli Romani.
Cinque giorni prima la donna fu ricoverata in gravi condizioni al nosocomio del quartiere Gianicolense della capitale, dopo essere stata raggiunta da svariati colpi di proiettile sparati dal marito Antonio Boccia, 56 anni, nell'abitazione in cui la coppia risiedeva a Marino in provincia di Roma.
L'uomo era un vicebrigadiere dei Carabinieri, impiegato presso la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga. Dopo aver ferito la moglie, aveva utilizzato la stessa pistola d'ordinanza per suicidarsi. A dare l'allarme furono alcuni vicini di casa nel pomeriggio del 16 aprile 2021, dopo aver sentito il rumore degli spari provenire dall'appartamento dei due coniugi.[2][3]
La quarantanovenne, insegnante alla scuola elementare Anna Frank di Frattocchie (frazione di Marino), fu trasportata in elisoccorso al nosocomio San Camillo dove venne sottoposta a diversi interventi chirurgici per strapparla alla morte.
Purtroppo, però, dopo cinque giorni di agonia, la donna perse la vita. Troppo gravi le ferite subite durante la sparatoria. La vicenda si concluse dunque in un drammatico caso di omicidio-suicidio.[1][4] Annamaria e Antonio si erano stabiliti da anni a Marino, ma entrambi erano originari di Sarno, un comune della provincia di Salerno.[5]
Secondo le ricostruzioni, la relazione coniugale era andata in crisi nell'ultimo periodo. La coppia era sposata da circa 10 anni. Quando le forze dell'ordine intervennero nell'abitazione, trovarono una valigia della vittima, presumibilmente pronta per lasciare la casa e trasferirsi da una parente. Una decisione, a quanto pare, non gradita dal marito.[4]