Voce su Giovanna Cantarero
Giovanna Cantarero, 27 anni, chiamata Jenny dai conoscenti, fu uccisa a colpi di pistola la sera del 10 dicembre 2021 a Lineri, frazione di Misterbianco in provincia di Catania.[1]
La Chiesa della Madonna delle Grazie a Misterbianco (di Anima della Notte, licenza CC BY-SA 3.0)
La giovane si stava allontanando da un panificio-pasticceria dove aveva appena terminato il proprio turno di lavoro quando, all'improvviso, uno scooter si avvicinò a lei. Sul mezzo un individuo, con il volto protetto da un casco integrale, estrasse una pistola ed esplose diversi proiettili all'indirizzo del volto della ventisettenne, stroncandole la vita.
Il killer poi si dileguò, lasciando il cadavere sull'asfalto sotto gli occhi dei passanti. Testimone oculare del delitto una collega della vittima, che stava aspettando una parente fuori dal locale. Giovanna era madre di una piccola bimba di 4 anni.[2]
Nelle ore successive al drammatico episodio la Procura di Catania aveva emesso un fermo nei confronti di un conoscente della giovane, Sebastiano Spampinato, 30 anni, che però risultava irreperibile. Costui era sposato e padre di due figli minorenni. Lavorava in un centro scommesse di un paese della provincia etnea.[3][4]
La Chiesa della Sacra Famiglia a Catania dove sono stati celebrati i funerali di Giovanna Cantarero (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
Il trentenne aveva avuto una relazione con la vittima durata circa tre anni, definita "burrascosa" dagli inquirenti e conclusasi poche settimane prima dell'agguato mortale. L'indiziato non era tuttavia il padre della bambina di 4 anni, avuta da Giovanna con un altro ex compagno, con il quale lei si era lasciata precedentemente.[5][6]
Le ricerche durarono giorni e terminarono nella mattinata del 14 dicembre quando il trentenne fu trovato morto in un casolare abbandonato del villaggio Campo di Mare a Vaccarizzo, frazione marinara della città di Catania.[7][8] Il latitante in fuga si era suicidato sparandosi un colpo di pistola alla testa, verosimilmente la mattina stessa del giorno del ritrovamento. Secondo le ricostruzioni investigative, l'agguato ai danni della giovane sarebbe stato premeditato.[9][10]