Voce su Angela Dargenio
Angela Dargenio, 48 anni, fu uccisa il 7 maggio 2021 a Torino. La donna fu raggiunta dai colpi di pistola sparati dall'ex compagno Massimo Bianco, 50 anni, di professione guardia giurata.
Uno scorcio dall'alto di Torino su Piazza della Repubblica (di Fulvio Spada, licenza CC BY-SA 2.0)
L'omicidio si consumò nel corso del pomeriggio. Secondo le ricostruzioni, l'uomo avrebbe atteso il rientro a casa della quarantottenne, poi, probabilmente in seguito a un'ennesima discussione, estrasse la propria pistola d'ordinanza ed esplose molteplici proiettili all'indirizzo della donna, ferendola gravemente.[1][2]
A dare l'allarme furono alcuni vicini che abitavano nello stesso condominio. La vittima non sarebbe morta subito. All'arrivo dei soccorsi sul posto, i sanitari provarono a rianimarla, ma lei non riuscì a sopravvivere. Bianco e Dargenio erano sposati da più di 20 anni, ma i loro rapporti erano tesi da tempo. Nei mesi precedenti si erano separati e avevano avviato le pratiche legali per il divorzio. Tuttavia, secondo alcune testimonianze, l'uomo non aveva mai accettato la decisione dell'ex compagna di chiudere quel matrimonio. Entrambi erano originari della Puglia: lui di Brindisi, lei di Manduria (Taranto).[3]
Dopo aver smesso di convivere insieme, lui si trasferì in un altro appartamento dello stesso palazzo dove la donna risiedeva. L'uomo non si sarebbe voluto allontanare dal posto per restare vicino ai figli della coppia, di 16 a 25 anni.[4][5] All'arrivo della Polizia, il cinquantenne non oppose resistenza e si consegnò agli agenti che lo arrestarono.[6] Durante l'interrogatorio in commissariato avrebbe ammesso di aver agito perché, una delle sere precedenti, aveva visto la ex sotto casa in compagnia di un altro individuo.[7][8]
Nell'interrogatorio di garanzia, Bianco chiese perdono ai figli per il gesto commesso.[9] Il giudice per le indagini preliminari convalidò l'arresto nei suoi confronti con l'accusa di omicidio volontario. Gli accertamenti investigativi confermarono che l'ex marito aveva sparato otto volte. Secondo l'esame autoptico, si rivelò fatale uno dei proiettili che colpì la quarantottenne alla testa.[10]
L'uomo fu rinviato a giudizio. Nel corso di un'udienza del processo, l'imputato testimoniò in aula di aver visto dal suo appartamento l'ex compagna arrivare sotto casa. Scese di corsa le scale, portandosi dietro la pistola, e disse di aver avuto sul pianerottolo un breve litigio con la donna per questioni di denaro. Poi aggiunse di non ricordare nulla dei momenti in cui aveva sparato con l'arma da fuoco.
Una versione tuttavia contestata dalla pubblica accusa. Secondo le ricostruzioni investigative, la vittima fu raggiunta dai proiettili appena uscita dall'ascensore del condominio. Non ci sarebbe stato il tempo per discutere, né litigare. Inoltre la perizia balistica indicò che contro di lei furono esplosi otto colpi in movimento, ovvero mentre l'uomo stava scendendo le scale.[11]
A fronte della richiesta della pubblica accusa di 30 anni di reclusione, il 24 febbraio 2022 Massimo Bianco fu condannato all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Torino.[12][13] Nelle motivazioni della sentenza fu sottolineato che l'imputato agì con freddezza e la sequenza degli spari non poteva che essere qualificabile come una vera e propria "esecuzione".[14]
Il "fine pena mai" fu confermato dalla Corte d'Appello di Torino l'11 gennaio 2023.[15]