Voce su Lorenza Addolorata Carano e Carolina Bruno
Lorenza Addolorata Carano e Carolina Bruno, rispettivamente madre e figlia di 91 e 65 anni, furono trovate morte nel corso del pomeriggio di lunedì 15 marzo 2021 all'interno di un'abitazione del rione San Francesco a Massafra, comune in provincia di Taranto.[1][2]
Uno scorcio sul Castello di Massafra, in provincia di Taranto (di Photo2021, licenza CC BY-SA 4.0)
Antonio Granata, 61 anni, marito della sessantacinquenne e genero della novantunenne, nei minuti precedenti aveva telefonato al 112 confessando di aver ucciso le vittime e annunciando l'intenzione di volersi suicidare. L'uomo avrebbe poi tentato di compiere degli atti autolesionistici. In quei frangenti alcuni vicini e conoscenti tentarono di fermarlo. Il sessantunenne però, sceso in strada, riuscì a fuggire dal posto allontanandosi a bordo della propria auto.
Le forze dell'ordine e i sanitari giunti nell'abitazione avevano trovato i corpi senza vita delle vittime, in due stanze diverse dell'appartamento, riverse in una pozza di sangue con evidenti ferite al volto e alla gola, inferte mediante un'arma da taglio. Granata fu immediatamente inserito nella lista dei ricercati. Le ricerche del personale specializzato durarono ore, estendendosi per tutta la notte poiché, resosi irreperibile, il sessantunenne aveva fatto perdere le proprie tracce.
Le forze dell'ordine lo ritrovarono morto suicida, impiccato con un cavo di acciaio a un albero di ulivo, la mattina seguente nelle campagne del territorio di Palagiano (Taranto). L'uomo svolgeva lavori di potatura di alberi e piante e non aveva precedenti penali. Sposato da molti anni, non aveva figli.
Secondo le ricostruzioni, in passato lui e la moglie vivevano nell'appartamento al piano superiore. Poi l'alloggio sarebbe stato perso a un'asta, motivo per cui tra il 2019 e il 2020 i coniugi si erano trasferiti al piano terra dalla suocera. La convivenza però sarebbe stata tormentata a causa delle frequenti liti per questioni di debiti economici, tra cui l'ultima che era scaturita nel duplice omicidio e suicidio.[3][4]
Nei giorni successivi gli investigatori avevano trovato l'arma del delitto, un coltello, nascosto nell'armadio della camera da letto dell'abitazione.[5]