Voce su Giusi Massetti, Maria Esterina Riccardi e Martina
Nelle prime ore del mattino del 25 settembre 2024 Roberto Gleboni, 52 anni, sparò alla moglie Giusi Massetti, 43 anni, e ai tre figli di 25, 14 e 10 anni, nell'abitazione dove la famiglia risiedeva in via Ichnusa a Nuoro.[1]
La quarantatreenne e la figlia maggiorenne, Martina, persero la vita. I figli minorenni furono ricoverati all'ospedale San Francesco di Nuoro. Il secondogenito venne successivamente dichiarato fuori pericolo, mentre per il più piccolo di 10 anni, Francesco, le condizioni si rivelarono molto critiche. In serata, purtroppo, fu attestata la sua morte cerebrale.[2][3]

Uno scorcio della Chiesa di San Paolo a Nuoro
Secondo le ricostruzioni, l'uomo avrebbe avuto una lite con la moglie, al culmine della quale le aveva sparato alla testa, ammazzandola. Poi si sarebbe recato nelle camere dei figli per fare fuoco anche contro di loro. L'arma utilizzata era regolarmente detenuta da Gleboni per uso sportivo.[4][5]
Come se non bastasse, il cinquantaduenne uscì dall'abitazione con la pistola in pugno e sparò al proprietario di casa, Paolo Sanna, 69 anni.[6] Quest'ultimo, rimasto ferito, perse la vita in serata all'ospedale San Francesco. Poi il malintenzionato si recò nell'appartamento della madre Maria Esterina Riccardi, 84 anni, in via Gonario Pinna, e sparò anche a lei, ferendola gravemente. La donna riuscì a sopravvivere, ma non si riprese mai. Il successivo 9 novembre, all'ospedale San Francesco di Nuoro, fu dichiaro il decesso.[7] Dopo aver sparato all'anziana, Gleboni usò la stessa arma da fuoco per suicidarsi.
Sconosciuti i motivi degli efferati gesti. In casa non fu trovato alcun biglietto lasciato dall'uomo, né altre prove che potessero spiegare quanto accaduto. Sul caso fu aperto un fascicolo dalla locale Procura della Repubblica. Le indagini furono affidate all'Arma dei Carabinieri ed alla Polizia di Stato, che operarono in maniera congiunta.[2][3]
Roberto Gleboni era un operaio di Forestas, un'agenzia regionale della Sardegna per la gestione e la tutela del territorio. A suo carico, secondo quanto risultava alle forze dell'ordine, non erano state presentate segnalazioni o denunce per violenze o maltrattamenti in ambito familiare.
Stando ad alcune testimonianze raccolte dal Corriere della Sera, il cinquantaduenne era una persona all'apparenza gentile con tutti, ma qualche strano segnale negli ultimi tempi lo aveva dato. "Aveva delle reazioni sproporzionate per cose banali che succedevano nel condominio. Aveva messo in atto anche dei piccoli dispetti sui contenitori della raccolta differenziata", riferì un vicino di casa.[8] "Di recente era aumentata la conflittualità all'interno della coppia. Soprattutto per la forte chiusura dell'uomo nella gestione familiare", raccontarono altri testimoni.
Non ci sarebbe stata nessuna esplicita rottura o richiesta di separazione da parte di Giusi Massetti, ma probabilmente la rivendicazione di un maggior spazio di libertà per sé stessa e per la figlia Martina. Secondo alcuni conoscenti, Gleboni era "una persona possessiva e con la mania del controllo su moglie e figli". Inoltre, da molti anni, i rapporti tra i coniugi e la famiglia della donna erano ai minimi termini: "Non è che le due famiglie litigassero, non c'era praticamente alcun rapporto", dissero altri testimoni agli inquirenti.[9]