Voce su Francesca Martino

La Chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Campobasso, dove sono stati celebrati i funerali della signora Francesca Martino (di www.cappuccinifoggia.it)
Francesca Martino, 54 anni, detta Franca, fu trovata morta il 10 settembre 2002 all'interno della tipografia di famiglia di cui era titolare a Campobasso. La donna gestiva quell'esercizio commerciale insieme alla figlia e il genero Michele Sepede, 35 anni.
La vittima si era recata al locale nel primo pomeriggio per sostituire il trentacinquenne. Poi, nelle ore successive, arrivò una segnalazione telefonica anonima al pronto intervento medico riferendo di un cadavere sul posto. Il corpo senza vita presentava una lesione d'arma da taglio alla gola.
Alcuni giorni dopo fu iscritto nel registro degli indagati proprio il genero Sepede.[1] Durante un lungo interrogatorio, l'uomo non confessò il delitto, ma raccontò che la morte della suocera era simile a quella del papà Emilio, deceduto in condizioni analoghe nel 2000 a Busso (Campobasso) e il cui caso fu archiviato come "morte accidentale".
Gli inquirenti vollero andare a fondo e riesumarono la salma del padre dell'indagato, raccogliendo nuovi elementi che li portarono ad accusare il trentacinquenne come responsabile sia della morte della signora Martino che del padre Emilio.[2]
Sepede fu rinviato a giudizio e ritenuto l'autore di entrambi gli omicidi. Al termine del processo di primo grado, l'uomo fu condannato a 30 anni di reclusione. La sentenza fu poi inasprita in Corte d'Appello con l'ergastolo. Secondo i giudici, il movente del gesto era da ricercare nelle condizioni economiche sfavorevoli nelle quali l'imputato versava e di cui non voleva tenere al corrente la moglie.[3][4]