Voce su Monica Ravizza
Monica Ravizza, 28 anni, fu uccisa nel corso della notte tra il 18 e il 19 settembre 2003 nell'abitazione in cui risiedeva a Milano.[1]
Uno scorcio del Piazzale Lagosta di Milano, a pochi passi dal luogo del delitto (di Jwslubbock, licenza CC BY-SA 3.0)
A togliere la vita alla giovane, impiegata come estetista, fu l'ex fidanzato Diego Armando Mancuso, 30 anni, operaio di origini calabresi. Dopo averla aggredita tentò di dare fuoco all'appartamento che insieme condividevano. Ad allertare i soccorsi, nelle prime ore del mattino, furono i vicini di casa, che si accorsero del rogo che stava cominciando a divampare.
L'intervento dei Vigili del Fuoco scongiurò il completo incendio dell'abitazione. La vittima fu trovata esanime sul letto dell'appartamento, ferita da diverse coltellate, mentre il trentenne era sulla rampa delle scale, parzialmente ustionato. Aveva tentato di suicidarsi accoltellandosi a sua volta, ma fu trasportato in ospedale e messo fuori pericolo.
Monica e Diego, dopo pochi mesi di convivenza nella casa di lei, avrebbero programmato di sposarsi, ma nelle ultime settimane la giovane aveva cambiato idea a causa dei comportamenti possessivi del trentenne, ritenuti non più sostenibili al punto da decidere di chiudere quella relazione.[2]
La ventottenne aveva anche scoperto di essere incinta, ma avrebbe espresso all'ormai ex compagno il desiderio di interrompere la gravidanza. Sarebbero state tali incomprensioni a scaturire la violenta aggressione messa in atto dal trentenne, sfociata nell'omicidio e il tentato suicidio.[3]
Mancuso fu rinviato a giudizio in rito abbreviato e condannato in primo grado a 18 anni di reclusione. La pena fu ridotta in Appello a 16 anni e divenne definitiva. Grazie all'indulto, l'uomo ottenne un ulteriore sconto di tre anni. Tornò a piede libero nel 2014.[4][5]