Voce su Antonella Lettieri
Antonella Lettieri, 42 anni, fu trovata morta la mattina del 9 marzo 2017 all'interno dell'abitazione in cui risiedeva a Cirò Marina in provincia di Crotone.[1] A scoprire il cadavere fu il fratello della vittima, recatosi sul posto perché la donna non si era presentata al lavoro.

La Chiesa di San Cataldo a Cirò Marina in provincia di Crotone, dove sono stati celebrati i funerali di Antonella Lettieri (di Francesco Placco, licenza CC BY-SA 4.0)
Il successivo 16 marzo venne fermato un compaesano e vicino di casa della vittima: Salvatore Fuscaldo, 50 anni, considerato il responsabile del delitto. La Procura aveva raccolto gravi indizi di colpevolezza a suo carico, tra cui i risultati della scientifica che avevano rilevato tracce di sangue della signora Lettieri sui vestiti e nell'automobile del cinquantenne.
Fuscaldo inizialmente aveva respinto le accuse, ma nei suoi confronti fu comunque convalidato il fermo. Poi, in seguito alla conferma della custodia cautelare in carcere da parte del Tribunale del Riesame, il cinquantenne aveva confessato l'omicidio, sostenendo di aver avuto una relazione extraconiugale con la vittima da circa 7 anni e di averla uccisa perché sarebbe stato ricattato da lei. La quarantaduenne fu aggredita mortalmente la sera precedente al ritrovamento, l'8 marzo, con 12 coltellate e 20 colpi alla testa inflitti con un tubo d'acciaio.[2][3]
Nel gennaio del 2018, al termine del processo in rito abbreviato, Fuscaldo fu condannato dal Tribunale di Crotone a 30 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà. Il verdetto fu confermato nel febbraio del 2019 dalla Corte d'Appello di Catanzaro,[4] ma successivamente annullato nel febbraio del 2020 dalla Corte di Cassazione, limitatamente alla parte relativa alle aggravanti.[5]
Venne così disposto un nuovo processo alla Corte d'Appello di Catanzaro che, nel dicembre del 2020, aveva riconfermato la sentenza di primo grado e riconosciuto all'imputato le aggravanti della premeditazione e della crudeltà.[6][7]