Troina (Enna). Disabile positiva al Covid rimasta incinta durante il lockdown. Aperta un'inchiesta per violenza sessuale.
Una donna con un grave ritardo mentale è rimasta incinta mentre era all'interno di un ospedale dichiarato zona rossa. È successo a Troina, in provincia di Enna, nell'Irccs Oasi, una struttura privata convenzionata col sistema sanitario regionale dove lo scorso marzo è scoppiato il focolaio più esteso in Sicilia durante la prima fase del Covid.
Uno dei cluster più ampio che portò la Regione a istituire la zona rossa il 29 marzo scorso. Una struttura arroccata sui monti Nebrodi che ospitava circa 150 bambini e ragazzi autistici e disabili. Qui c'era pure la donna, maggiorenne, ma con una grave disabilità intellettiva, rimasta incinta proprio in quel periodo in cui l'ospedale privato era zona rossa.
Per questo la procura di Enna ha aperto un fascicolo, il reato contestato è di violenza sessuale aggravata. Lo scorso marzo una donna ospite del centro era risultata positiva ma non era stata isolata, per questo il contagio si era propagato ad altri pazienti e operatori. Una situazione di allarme che portò alla chiusura dell'ospedale. Per giorni operatori e disabili erano rimasti chiusi all'interno della struttura.