Frosinone. Omicidio Romina De Cesare. La nuova perizia: "Pietro Ialongo era capace di intendere".
Quando ha ucciso l'ex compagna Romina De Cesare, Pietro Ialongo era in grado di intendere e di volere.
A stabilirlo è stata la perizia psichiatrica effettuata dal neurologo Peppino Nicolucci su richiesta del Tribunale di Frosinone. Il 39enne è imputato dell'omicidio dell'ex compagna Romina De Cesare, barista di 36 anni originaria di Cerro al Volturno (Isernia).
Il delitto fu commesso nel maggio del 2022, nell'abitazione in cui la coppia risiedeva a Frosinone. Secondo il consulente della difesa, Pietro Ialongo sarebbe stato affetto da un disturbo di personalità misto che avrebbe scemato la sua capacità di intendere e di volere nel corso dell'aggressione mortale.
Per questo nelle precedenti udienze il Tribunale di Frosinone aveva disposto una nuova perizia, nominando un proprio consulente, il neurologo Peppino Nicolucci. Le risultanze dell'esame, esposte nell'ultima seduta in aula, hanno confutato le tesi della difesa e sancito la capacità di intendere e di volere dell'imputato.
Nella prossima udienza si concluderà la fase dibattimentale e ci potrebbe essere la sentenza di primo grado. Per Ialongo l'accusa è di omicidio volontario aggravato dallo stalking e dalla coabitazione con la vittima. (Il Giornale del Molise)