Polla. Undici anni fa il femminicidio di Olena Tonkoshkurova, uccisa e data alle fiamme in casa.

Immagine della notizia (Immagine di De Maio Agostino su www.fotoeweb.it)

Polla. Undici anni fa il femminicidio di Olena Tonkoshkurova, uccisa e data alle fiamme in casa.

Undici anni fa Olena Tonkoshkurova fu uccisa, con un taglio alla gola, e poi bruciata nella sua casa in via porta del Bagno a Polla, all'ingresso del centro storico del paese in provincia di Salerno.

Un femminicidio che al momento colpì molto la comunità pollese per l'atrocità del gesto. L'assassino fu un suo connazionale, il 29enne ucraino Dmytro Zastavnetskyi, arrestato 12 ore dopo il delitto grazie all'opera dei Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Sala Consilina. Fondamentale fu anche il contributo della Procura che all'epoca era ancora a Sala Consilina. L'assassino è stato condannato a 21 anni di carcere.

Olena Tonkoshkurova aveva 50 anni e fu barbaramente uccisa nel corso della notte tra il 24 e il 25 giugno del 2013, la "notte di San Giovanni". Dmytro Zastavnetskyi stava tornando dalla festa del santo in località Cappuccini e si fermò a casa della donna, per poi aggredirla e toglierle la vita. Fu fermato prima della fuga.

A 11 anni da quell'omicidio, ma anche negli anni precedenti, non ci sono stati momenti di ricordo, né ovviamente la casa – rimasta chiusa da allora – è al centro di interventi. A volte alcuni anonimi cittadini lasciano un fiore sull'ingresso oramai abbandonato. Il femminicidio di Olena è stato dimenticato, sia dagli enti pollesi, sia dalle associazioni contro la violenza di genere del territorio. (di Pasquale Sorrentino – Italia2news)

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