Voce su Maria Stefania Kaszuba
Maria Stefania Kaszuba, 51 anni, fu trovata morta il 21 gennaio 2020 in un appartamento del complesso Palladio, nella zona Stadio della città di Verona.
![Uno scorcio di Verona](https://femminicidioitalia.info/image/640px-verona_ponte_pietra.jpg)
Uno scorcio di Verona (di Raphael Andres, licenza CC BY 3.0)
A segnalare il corpo senza vita della vittima fu un tunisino di 41 anni, Anis Bouhamdi, presentatosi la mattina dello stesso giorno in Questura a Genova sostenendo di aver ucciso la donna nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 gennaio. Il cadavere della cinquantunenne, originaria della Polonia, fu rinvenuto dalla Squadra Mobile di Verona su indicazione della Polizia di Genova.
L'ispezione medica rilevò lividi sul volto e una probabile frattura alla testa, presumibilmente causati da un violento pestaggio. Il magrebino, interrogato dagli agenti, aveva affermato di essersi ubriacato durante la notte e di aver trovato, al risveglio lunedì mattina, la donna morta. Dopodiché sarebbe scappato in preda al panico, fino alla costituzione il giorno seguente alla Questura di Genova.[1][2]
Secondo le ricostruzioni, il delitto sarebbe maturato in seguito a una furiosa lite. La vittima sarebbe stata presa a pugni in faccia, andando a sbattere contro un termosifone dell'abitazione.[3] L'uomo fu arrestato con l'accusa di omicidio. La donna risiedeva da molti in anni in Italia. Non fu chiarito se il quarantunenne fosse il suo compagno o solo un ospite temporaneo in casa.[4] Il nordafricano, interrogato dal giudice per le indagini preliminari, si avvalse della facoltà di non rispondere.[5]
Bouhamdi fu rinviato a giudizio. Nel corso del processo, il PM chiese la pena di 16 anni per omicidio volontario. Il 28 giugno 2021, però, la Corte d'Assise di Verona aveva condannato l'imputato a 12 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale.[6][7]