Voce su Fausta Forcina

Uno scorcio panoramico di Formia scattato in riva al mare (di trolvag, licenza CC BY-SA 3.0)
Fausta Forcina, 67 anni, fu uccisa a colpi d'arma da fuoco dal cugino Pasqualino Forcina, 64 anni, il 9 gennaio 2020 nel condominio dove abitava in Piazza Mattei a Formia, provincia di Latina. Vittima dell'agguato anche il marito della donna, Giuseppe Gionta, 70 anni.[1][2] Entrambi i coniugi avevano lavorato come insegnanti all'Istituto Comprensivo scolastico Divisione Julia di Formia.
L'autore del delitto, ex impiegato dello studio del Dr. commercialista Recco in città, si era poi suicidato utilizzando contro sé stesso un'altra pistola. La strage sarebbe avvenuta nel primo pomeriggio, intorno alle 14.00, ma solo alcune ore dopo un'avvocata dello studio legale situato nel condominio, di rientro dalla pausa pranzo, aveva notato uno dei corpi senza vita, allertando i soccorsi e le forze dell'ordine.[3][4]
Secondo delle ipotesi investigative e giornalistiche, il gesto sarebbe stato compiuto per dissidi economici e familiari, probabilmente legati a un'eredità,[5] tuttavia i parenti vollero smentire tale eventualità precisando che tra le persone coinvolte nel drammatico episodio non ci sarebbero mai stati atteggiamenti ostili.[6] L'esame autoptico aveva chiarito la confusa dinamica dell'agguato: si trattò di una sparatoria in movimento nella quale i due coniugi stavano scappando, probabilmente perché avevano già intuito le intenzioni del parente che li inseguiva armato di pistola.
I cadaveri furono ritrovati lungo le scale dell'edificio. La signora Forcina fu raggiunta da 10 proiettili che trafissero le braccia e il torace, mentre Gionta aveva ricevuto 4 colpi al petto. Il suicida si tolse la vita con uno sparo alla gola.[3][4]