Voce su Alessandra Perini
Il Castello di Montecuccolo, il monumento più importante di Pavullo nel Frignano in provincia di Modena (di Valter Turchi, licenza CC BY-SA 3.0)
Alessandra Perini, 46 anni, perse la vita nel corso della serata del 1º ottobre 2020 in seguito a un malore. La donna, sposata e madre di due bambine, residente a Sant'Antonio di Pavullo nel Frignano in provincia di Modena, fu trasportata d'urgenza all'ospedale di Baggiovara.[1]
Ad allertare i soccorsi fu il marito, Davide Di Donna, fornaio di 50 anni originario della Campania. L'uomo aveva riferito ai medici che la coniuge era caduta dalle scale e che, ultimamente, accusava dei malesseri che in più occasioni le facevano perdere i sensi.
Purtroppo la corsa in ospedale non riuscì a salvarla. La quarantaseienne arrivò al pronto soccorso già priva di vita, dunque i sanitari non poterono fare altro che constatare il decesso. Questi ultimi però non ritennero congruente il racconto del marito, poiché un preliminare esame del cadavere aveva ricondotto la morte della vittima a un contesto di violenze.
Segnalato il caso alle autorità competenti, la locale Procura aveva aperto un'inchiesta per accertare la causa del decesso. L'esame autoptico svolto in seguito aveva evidenziato diversi segni di violenza, tra cui una lesione al capo che aveva provocato un trauma cranico e la conseguente emorragia cerebrale.[2][3]
Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il suddetto trauma risalirebbe a molte ore prima della telefonata ai soccorsi, probabilmente fino a 48 ore precedenti. Il 12 ottobre 2020 fu disposto l'arresto nei confronti del cinquantenne, che venne trasferito nel carcere di Sant'Anna di Modena con l'accusa di omicidio preterintenzionale.[4]
Per gli investigatori, la signora Perini sarebbe stata per molto tempo, probabilmente sull'arco di più anni, maltrattata e picchiata dal marito fra le mura di casa. Uno scenario che in parte venne confermato sia da alcuni vicini di casa che da diversi conoscenti, soprattutto le amiche più stette con le quali la quarantaseienne si confidava.
Un episodio in particolare, riportato dalla Gazzetta di Modena e riferito agli inquirenti, riguardava un vicino che nell'agosto del 2018 aveva notato Di Donna dare un forte schiaffo alla coniuge sul terrazzo della loro vecchia abitazione, quando la coppia risiedeva a Renno, una diversa frazione di Pavullo. La vittima però non aveva mai sporto denuncia, probabilmente per tenere unita la famiglia.[5][6]
Il successivo 16 ottobre, nell'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari, l'uomo aveva ammesso di aver avuto un litigio con la moglie e di averle "dato uno schiaffo", ma senza l'intenzione di ucciderla.[7] Per il cinquantenne fu confermata la custodia cautelare in carcere. In seguito, grazie al ricorso presentato dal proprio legale al Tribunale della Libertà, l'uomo ottenne gli arresti domiciliari.[8]
La Procura però si oppose e presentò a sua volta un ulteriore ricorso per ripristinare la misura di custodia più restrittiva.[9] Il lavoro degli inquirenti si concentrò soprattutto sul contesto familiare in cui viveva la signora Perini al fine di accertare le presunte violenze domestiche.
Tuttavia, il 9 dicembre 2020, Davide Di Donna fu trovato morto suicida all'interno della sua abitazione mentre scontava gli arresti domiciliari. Il corpo senza vita fu scoperto nell'occasione di un giro di controllo effettuato dai Carabinieri.[10][11] L'uomo si era impiccato.[12]