Voce su Ylenia Lombardo
Ylenia Lombardo, 33 anni, fu trovata morta nel corso del tardo pomeriggio del 5 maggio 2021 all'interno dell'abitazione in cui risiedeva a San Paolo Bel Sito, comune della provincia di Napoli.[1][2]
Foto della Chiesa della Sacra Famiglia a Viterbo dove sono stati celebrati i funerali di Ylenia Lombardo (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
Il corpo senza vita della vittima si presentava semicarbonizzato in seguito allo sviluppo di un incendio nell'appartamento. Il rogo sarebbe partito dalla camera da letto per poi estendersi in gran parte dell'alloggio. A dare l'allarme furono alcuni passanti che avevano notato il fumo e le fiamme fuoriuscire dalle finestre della casa. Dovettero intervenire alcuni residenti della zona, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri per domare l'incendio.
Inizialmente il drammatico episodio fu attribuito a un incidente domestico, ma le perlustrazioni dei pompieri e dei militari permisero di raccogliere diversi elementi per rafforzare l'ipotesi dell'omicidio. Sul posto sarebbero state evidenziate diverse tracce di sangue e sul cadavere della donna sarebbero state rilevate delle ferite d'arma da taglio. Dunque la trentatreenne sarebbe stata violentemente aggredita e uccisa, prima di essere avvolta dalle fiamme.
Nelle ore successive i Carabinieri sottoposero a fermo di indiziato di delitto un conoscente della vittima: Andrea Napolitano, 36 anni. Lui e la donna si conoscevano da qualche mese e nelle ultime settimane avevano cominciato a frequentarsi più assiduamente. Lei però aveva parlato di lui ai familiari come di un corteggiatore fastidioso che insisteva affinché iniziassero un rapporto sentimentale.
L'uomo fu individuato in seguito alle testimonianze di alcuni cittadini e sarebbe stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza della zona nelle vicinanze dell'abitazione della vittima. In casa del sospettato sarebbero stati rinvenuti degli abiti sporchi di sangue.[3][4]
Napolitano era già noto alle forze dell'ordine e si trovava in cura presso il centro di igiene mentale di Nola.[5][6] Sofferente da anni di disturbi psichici, era stato più volte denunciato per aver appiccato il fuoco ad autovetture o altri oggetti. Prima di essere preso in custodia dai militari, avrebbe confessato il delitto all'ex sindaco Manolo Cafarelli, suo compare di cresima, riferendogli di aver aggredito la donna perché credeva che lei gli avesse rubato la carta prepagata.[7]
Dopo averla riempita di botte, aveva appiccato l'incendio in camera da letto, poi tornò a casa in sella alla sua bici. Il trentaseienne, al termine dell'interrogatorio eseguito nella caserma dei Carabinieri, fu condotto in carcere.[8][9]
Ylenia Lombardo era originaria di Pago del Vallo di Lauro, un comune della provincia di Avellino. Si era trasferita a San Paolo Bel Sito per lavorare come badante. La donna era madre di una figlia di 11 anni che risiedeva a Viterbo insieme ai nonni. La vittima si era lasciata alle spalle un matrimonio nel corso del quale sarebbe stata sottoposta a maltrattamenti. Si era allontanata da quell'ex compagno che, in seguito alle sue denunce, finì in carcere.[10][11]
Nell'interrogatorio di garanzia, svolto il successivo 8 maggio 2021, Napolitano si avvalse della facoltà di non rispondere. Il giudice per le indagini preliminari non convalidò il fermo, ma dispose comunque la misura cautelare presso una struttura psichiatrico-giudiziaria per valutar le condizioni psichiche dell'uomo. Le accuse a suo carico furono di omicidio e incendio.[12][13]
In seguito alla chiusura delle indagini, la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio contestando le aggravanti della relazione affettiva e dei motivi abietti e futili. Nell'aprile del 2022 Napolitano fu rinviato a giudizio.[14] Il 20 marzo 2023 l'imputato fu condannato in primo grado all'ergastolo dalla Corte d'Assise di Napoli.[15]
Il 15 gennaio 2024 l'uomo fu trovato morto suicida nel carcere napoletano di Poggioreale.[16]