Voce su Sara Di Pietrantonio
La Chiesa di Santa Maria Madre della Divina Grazia a Galeria di Roma, dove sono stati celebrati i funerali di Sara Di Pietrantonio (su concessione di BeWeB - Beni Culturali Ecclesiastici in Web)
Sara Di Pietrantonio, 22 anni, fu trovata morta la mattina del 29 maggio 2016 lungo via della Magliana a Roma. Il cadavere si presentava semi carbonizzato, poco distante dalla sua auto in fiamme.[1]
La notte precedente la vittima fu inseguita mentre era alla guida e speronata dall'ex compagno Vincenzo Paduano, 27 anni, che la costrinse a scendere dalla vettura. In quegli attimi concitati, nel corso di un ennesimo litigio, il giovane la strangolò per poi darle fuoco.
Poche ore dopo il ritrovamento, il responsabile fu fermato e confessò di aver commesso il gesto perché non accettava la fine della relazione con la ventiduenne.[2] Dalle ricostruzioni delle indagini era emerso che Paduano negli ultimi tempi perseguitava la ex compagna nel tentativo di convincerla a tornare con lui.
Il ventisettenne fu condannato in primo grado all'ergastolo, poi ridotto a 30 anni di reclusione in Appello. Successivamente la Corte di Cassazione aveva annullato il verdetto, ritenendo che il reato di stalking non dovesse essere assorbito in quello di omicidio.
Fu celebrato un nuovo processo d'Appello che aveva ricondannato l'imputato all'ergastolo per omicidio volontario e stalking.[3] La sentenza fu resa definitiva dalla Suprema Corte nell'aprile del 2021.[4][5]