Livorno. Omicidio Alessandra Frati, uccisa dall'amico a Bastia. La figlia: "Forse lui voleva una famiglia, ma lei non era d'accordo".
Si stanno delineando i contorni dell'omicidio di Alessandra Frati, la 46enne chef livornese ammazzata dall'amico (per la polizia francese, però, sarebbe stato il suo compagno) Alexandre, un 21enne francese che la donna, ex proprietaria del bar Roma dell'omonima piazza di Livorno, aveva conosciuto a Bastia in Corsica, dov'è avvenuto il delitto.
La donna, emigrata sull'isola francese tre anni fa e madre di due figli, ultimamente lavorava come chef in un ristorante di Bastia. Nella notte fra martedì e mercoledì scorso è morta nel tragitto verso l'ospedale dopo essere stata pugnalata dal suo ex collega che, nei fine settimana, ospitava in casa "per vedere le partite di calcio del Bastia sulla piattaforma web Dazn – aveva raccontato al Tirreno il fratello Andrea Frati – perché per quanto ne so io, lui, non era il suo fidanzato".
Il ragazzo prima avrebbe picchiato la donna, inseguendola in tutte le stanze della casa fino a romperle il setto nasale e un labbro. Poi, mentre lei tentava di rifugiarsi in cucina per sfuggire alle violenze, l'ha colpita più volte con un coltello. Lui si è gettato dal balcone del quarto piano nel momento in cui la polizia francese, avvertita dai vicini, stava per sfondare la porta di ingresso. È morto all'impatto al suolo.
I familiari della vittima hanno fatto chiarezza attraverso alcune dichiarazioni riportate dal Tirreno: "Perché l'ha uccisa? Credo per gelosia – spiega la figlia, Sandy Strazzabosco – Forse lui, con mia madre, voleva una famiglia. Ma lei non era d'accordo, proprio a causa della grande differenza di età". La giovane, insieme agli zii e ai nonni, è a Bastia in attesa di riportare in città la salma della mamma, la cui autopsia è già stata conclusa.