Grosseto. Picchiava la compagna con un bastone. Condannato in abbreviato a 2 anni.
Botte, soprusi, denunce. Non era bastata una vita d'inferno ad una donna per "staccarsi" definitivamente dal suo uomo. La vittima infatti, nonostante le violenze e i maltrattamenti da parte del suo compagno, continuava a frequentarlo.
L'uomo adesso è in carcere perché, nonostante avesse l'obbligo di dimora a Roma, dove è residente, era andato a trovare la ragazza. I due si erano conosciuti su Facebook alla fine di aprile dello scorso anno. Ma spesso lui, dopo aver bevuto, la maltrattava e la picchiava.
Succedeva spesso, soprattutto nella casa dove si erano trasferiti, sull'Amiata. L'uomo durante le liti la picchiava con un bastone. La donna veniva anche minacciata di morte. Alla fine del dicembre scorso, esausta dei continui maltrattamenti, la donna se n'era andata di casa, chiedendo ospitalità ad un amico.
Ma la stessa aveva cercato di nuovo di contattare il compagno violento tramite il cellulare dell'amico che la ospitava. Anche lui poi minacciato di morte dal compagno in preda all'ira. Ma dopo aver chiesto l'intervento dei Carabinieri, la donna aveva ritirato la denuncia. I reati contestati sono quelli di maltrattamenti e lesioni aggravate nei confronti di una donna e minacce aggravate nei confronti dell'uomo che la ospitava.
L'indiziato, un 43enne, è stato processato. Il pm Federico Falco ha chiesto una condanna a cinque anni di reclusione. Il gip Marco Mezzaluna lo ha invece condannato a due anni e 8 mesi di reclusione, tenuto conto della riduzione di un terzo per la scelta del rito abbreviato.