Ancona. Omicidio Rosina Carsetti. Ribaltata la sentenza: Ergastolo alla figlia Arianna; 27 anni al nipote.
Ergastolo alla figlia Arianna Orazi, 27 anni al nipote Enea Simonetti e 4 anni e mezzo al marito Enrico Orazi. Questa la sentenza pronunciata dalla Corte d'Appello di Ancona sull'omicidio di Rosina Carsetti, la 78enne trovata morta in casa a Montecassiano (Macerata) la sera della vigilia di Natale del 2020.
Del delitto sono stati ritenuti colpevoli la figlia della vittima e il nipote Enea, condannati anche per i maltrattamenti fatti subire all'anziana. Rosina si era rivolta al centro antiviolenza di Macerata, aveva preso un appuntamento per il 27 dicembre e i familiari, che ascoltavano le sue telefonate, lo sapevano.
Il movente dell'omicidio, per l'accusa, era proprio questo: Rosina non doveva denunciare il nipote dei maltrattamenti. Per i maltrattamenti, la Corte ha condannato anche il marito Enrico Orazi, a una pena complessiva di quattro anni e mezzo. Nella penultima udienza, l'uomo aveva sostenuto di essere stato lui a uccidere la moglie, ma le sue parole, lette a fatica, non hanno convinto la Corte.
In primo grado, a Macerata, solo Enea era stato condannato all'ergastolo per omicidio, mentre sua madre e suo nonno erano stati condannati a due anni solo per la simulazione di reato: all'arrivo dei Carabinieri a Montecassiano, avevano detto che uno sconosciuto era entrato in casa, aveva ucciso Rosina e portato via i soldi. Versione a cui gli inquirenti della Procura di Macerata non hanno creduto mai. (di Paola Pagnanelli – il Resto del Carlino)