Riese Pio X. Il compagno di Vanessa Ballan: "Fandaj sia condannato anche per stalking e violenza sessuale".

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Riese Pio X. Il compagno di Vanessa Ballan: "Fandaj sia condannato anche per stalking e violenza sessuale".

«Bujar Fandaj deve rispondere anche dello stalking e della violenza sessuale verso Vanessa». È quanto, in sostanza, ha riportato Nicola Scapinello, il compagno di Vanessa Ballan, la commessa 26enne di Riese Pio X uccisa con otto coltellate nella sua casa di via Fornasette il 19 dicembre 2023.

La vittima fu aggredita da Bujar Fandaj, imbianchino kosovaro di 41 anni che con la vittima aveva avuto una precedente relazione. Scapinello chiede, tramite i legali di parte civile, gli avvocati Simone Guglielmin ed Eva Baggio, che non vengano archiviate le accuse di stalking, violenza sessuale e violazione di domicilio a carico dell'imputato.

I tre capi d'imputazione erano stati stralciati dal procedimento che ha portato, lo scorso luglio, alla condanna all'ergastolo del 41enne, inflitta dalla Corte d'Assise del Tribunale di Treviso per l'omicidio di Vanessa Ballan che, tra l'altro, quando è stata uccisa portava in grembo un figlio dal compagno Scapinello.

Le tre accuse erano quindi andate verso l'archiviazione. Provvedimento contro il quale i legali di parte civile hanno presentato opposizione. In merito, i giudici (si tratta di due procedimenti distinti) si sono riservati di decidere. I tre capi di imputazione erano scaturiti da una denuncia della 26enne precedente al fatidico giorno dell'omicidio.

Nel frattempo, la sentenza della Corte d'Assise che condanna l'imbianchino kosovaro all'ergastolo verrà impugnata dai legali della difesa, Chiara Mazzoccato e Daria Bissoli, che hanno già annunciato il ricorso in appello.

La Corte, nelle sue 53 pagine di sentenza, aveva definito «azione programmata» e non «un atto impulsivo», quanto successo il 19 dicembre in via Fornasette, sottolineando che si era trattato dell'epilogo di una «serie di manifestazioni di insofferenza per la ferma decisione (della vittima, ndr) di interrompere il rapporto nonostante tutte le intimidazioni e le ritorsioni già subite». (Il Gazzettino)

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