Loredana Calì è stata uccisa dall'ex marito Filippo Marraro il 1º aprile 2019 a Catenanuova in provincia di Enna.

La donna, che avrebbe compiuto 40 anni il 4 aprile, si era da pochi mesi separata dall'uomo, 51 anni, con il quale aveva avuto due figli (Marraro aveva anche un terzo figlio, nato da una precedente relazione).[1] I due si erano dati appuntamento il giorno dell'omicidio, probabilmente per un ultimo chiarimento. In un video, registrato da una telecamera di sorveglianza e diffuso da alcuni organi di stampa, si vedeva l'uomo minacciare l'ex coniuge con una pistola, costringendola con la forza a salire sulla sua auto.
Il cinquantunenne l'ha portata in una casa di campagna dove la donna è stata freddata a colpi d'arma da fuoco.[2] Successivamente l'omicida si è recato alla scuola del figlio dodicenne per metterlo al corrente del fatto che aveva ucciso la mamma. Il ragazzino, sotto shock, è scappato col motorino con il quale avrebbe vagato per il paese fino al primo pomeriggio. In seguito l'uomo ha telefonato anche alla figlia più grande, 17 anni, che si trovata in gita scolastica in Puglia, per comunicarle la scomparsa della madre.[3]
Prima di costituirsi ai carabinieri, Marraro ha reso noto ad altre persone il proprio gesto. Ha inviato un messaggio a un amico per annullare la sua partecipazione a un raduno motociclistico: "Mi dispiace, non posso venire. Ho ucciso mia moglie". È andato a casa della sorella della vittima verso il quale serbava un profondo rancore, probabilmente nel tentativo di uccidere anche lei, ma non trovandola l'ha telefonata riferendole dell'omicidio che aveva commesso.[4][2] Rientrando nella propria abitazione ha accennato a una vicina: "Ho ammazzato Loredana. Filippo Marraro non passa per cornuto". Infine si è consegnato spontaneamente ai carabinieri, confessando tutto.

Secondo le ricostruzioni, la signora Loredana aveva già segnalato in passato ai carabinieri un'aggressione avvenuta ai suoi danni da parte dell'ex marito, mai non era stata presentata formalmente una denuncia.[3] Inoltre Marraro avrebbe anche picchiato l'uomo sospettato di essere il nuovo compagno della donna.[2] Nell'interrogatorio di fronte agli inquirenti, il reo confesso avrebbe sostenuto di non accettare che l'ex moglie avesse una nuova relazione.
Dai rilievi dell'autopsia è stato confermato che il cinquantunenne ha ucciso la vittima con due colpi di pistola, uno al collo e l'altro al petto.[4] Nei mesi successivi Marraro è stato rinviato a giudizio con le accuse di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, sequestro di persona e detenzione di arma clandestina. Il suo legale ha richiesto e ottenuto il procedimento in rito abbreviato. Nei confronti dell'uomo è stata disposta una perizia psichiatrica[5][6] che lo ha valutato capace di intendere e di volere nel momento del delitto.[7]
Nel corso del processo la pubblica accusa ha richiesto per l'imputato la pena dell'ergastolo,[8] ma il 27 ottobre 2020 il reo confesso è stato condannato a 30 anni di reclusione.[9]