Voce su Erika Cavalli
Uno scorcio panoramico dall'alto di Vigevano scattato dalla Torre del Bramante (di Sandro Bodei, licenza GNU FDL 1.2)
Erika Cavalli, 37 anni, fu uccisa a coltellate dal marito Luca Adamo, 55 anni.
Il delitto si consumò la sera del 1º maggio 2019 nel cortile di una villetta a Vigevano in provincia di Pavia. Nel corso della violenta aggressione la vittima tentò, invano, di scappare per sottrarsi dalla furia omicida del coniuge.
Il cinquantacinquenne, appuntato della Guardia di Finanza in servizio a Corsico (Milano), dopo aver sferrato diversi fendenti d'arma da taglio alla moglie, si recò poi nel garage della stessa abitazione per suicidarsi utilizzando la propria pistola d'ordinanza. Al drammatico episodio aveva assistito la figlia della coppia che in quei momenti era presente in casa. Scossa dal quel drammatico accaduto, aveva telefonato a un'amica della mamma, la quale a sua volta avvertì i Carabinieri.
Secondo le ricostruzioni, la relazione tra la signora Cavalli e il marito era in crisi da tempo e la donna aveva intenzione di separarsi. Da qualche settimana lei non viveva più con l'uomo mentre la figlia, che frequentava la prima media, era rimasta in affidamento al padre. La ragazzina aveva trascorso la giornata della festa dei lavoratori con la madre e, la sera, fu riaccompagnata nell'abitazione del marito. Proprio in quei momenti, all'interno della villetta, sarebbe nato un diverbio tra i due che, purtroppo, degenerò nell'omicidio-suicidio.[1][2]
Nel corso del sopralluogo sulla scena del crimine, gli investigatori avevano ritrovato un biglietto sul quale il cinquantacinquenne avrebbe dichiarato la volontà di lasciare tutti i propri averi alla figlia. Tale circostanza lasciò intendere che il gesto dell'uomo fosse stato premeditato.[3]