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Santa Trovato, 79 anni, è morta l'11 maggio 2019 all'ospedale Garibaldi Centro di Catania. Il 21 aprile 2019 l'anziana donna era stata trasportata al nosocomio Giovanni Paolo II di Ragusa in stato di coma mentre aveva il volto tumefatto e un'emorragia cerebrale in corso. A richiedere l'intervento dei soccorsi era stato il figlio, Carmelo Chessari, 48 anni, convivente con la madre in un'abitazione della stessa città.
Nelle ore successive sono state avviate le indagini per accertare la dinamica dei fatti. Il figlio della signora non aveva fornito una spiegazione plausibile alle domande degli inquirenti e le lesioni della vittima erano apparse sintomatiche di una violenta aggressione avvenuta a mani nude. Messo sotto torchio, il quarantottenne ha confessato di aver picchiato la madre. Secondo le ricostruzioni, la sera del 20 aprile l'uomo era rimasto accidentalmente chiuso fuori in terrazzo e la donna, all'interno dell'abitazione, non gli aveva aperto la porta perché occupata a guardare la televisione. Chessari dunque, spazientito, ha forzato la porta per entrare e avrebbe colpito ripetutamente la signora alla testa.
Nonostante la grave violenza subita, la settantanovenne è andata a dormire, ma il giorno seguente è stata rinvenuta dal figlio in stato di incoscienza. La signora Trovato è stata così trasportata all'ospedale di Ragusa, poi trasferita al Cannizzaro di Catania dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Infine è stata condotta al Garibaldi della stessa città: la vittima non aveva mai ripreso coscienza e l'11 maggio 2019 ne è stato dichiarato il decesso.
L'esame autoptico svolto sulla salma della donna ha permesso di stabilire che il trauma cranico, avvenuto in seguito all'aggressione, sia stato causato da una terapia antiaggregante alla quale l'anziana era sottoposta. Inoltre, le indagini hanno consentito di raccogliere diversi elementi che hanno delineato una ormai consolidata situazione di maltrattamenti nei confronti della signora che, per vergogna o timore, la stessa non aveva mai denunciato.[1][2] Di conseguenza nel mese di novembre Chessari è stato arrestato con l'accusa di omicidio preterintenzionale aggravato e condotto nel carcere di Ragusa.[3]
Dopo essere stato rinviato a giudizio in rito abbreviato, nel mese di settembre del 2020 si è chiuso il processo di primo grado a suo carico. L'imputato è stato ritenuto responsabile dell'omicidio volontario della madre e condannato a 8 anni di reclusione.[4][5]