Voce su Celestina Castiglia
Celestina Castiglia, 79 anni, fu trovata morta il 1º ottobre 2019 a Vighizzolo, una frazione del comune di Cantù nella provincia di Como.[1][2] La donna fu uccisa dal genero Massimiliano Bellugi, 40 anni, compagno della figlia, Sonia Cristofaro.[3][4]

Uno scorcio di Cantù in provincia di Como (di adirricor, licenza CC BY 3.0)
Il dramma ebbe luogo sul retro dell'edificio dove alloggiavano l'anziana signora e, in un appartamento separato, la figlia insieme al convivente, autore dell'efferato gesto. Il delitto si consumò nel corso della mattinata al culmine di un'ennesima lite finita nel sangue.
L'uomo, dopo aver accoltellato a morte la settantanovenne, si allontanò dall'abitazione per poi chiamare i soccorsi. Successivamente fu rintracciato nei pressi dell'ospedale di Cantù, dove si costituì ai militari che lo avevano raggiunto. Trasportato in caserma, aveva confessato l'omicidio della suocera.[3][5]
Secondo le ricostruzioni, i Carabinieri erano già intervenuti nella stessa abitazione per sedare precedenti litigi e i vicini della zona sapevano che fra Bellugi e la vittima i diverbi erano frequenti.[6] Come rilevato dall'esame autoptico, l'aggressore aveva ferito la donna con più fendenti in diverse parti del corpo. La coltellata fatale fu sferrata alla gola.
Il quarantenne fu arrestato e condotto in carcere con l'accusa di omicidio volontario. L'uomo era pregiudicato, infatti fu condannato a un anno e mezzo per maltrattamenti in famiglia nell'ambito di vicende legate alla precedente compagna, quando viveva a Oltrona di San Mamette (Como) nel 2015.[7][8]
Il 3 settembre, interrogato in carcere dal giudice per le indagini preliminari, Bellugi ribadì la propria confessione. Il quarantenne precisò che la mattina del 1º ottobre lui era sceso in giardino, dove la signora Castiglia stava eseguendo dei lavori, e quest'ultima avrebbe cominciato a insultarlo e deriderlo. L'uomo non sarebbe riuscito a controllare la rabbia e, una volta tornato in casa, si procurò un coltello utilizzato poco dopo per aggredirla e ucciderla.[9]
Nel febbraio del 2020 la Procura di Como aveva richiesto il rinvio a giudizio.[10] Nel successivo mese di maggio il giudice per l'udienza preliminare accolse l'istanza del legale dell'imputato di svolgere il procedimento giudiziario in rito abbreviato.[11]
Il 14 luglio 2020 Bellugi fu condannato in primo grado dal Tribunale di Como a 15 anni di reclusione.[12] Nel maggio del 2021 la figlia della vittima, Sonia Cristofaro, perse la vita per un malore.[13]