Voce su Aliona Oleinic

Uno scorcio dall'alto di Francavilla al Mare in provincia di Chieti
Aliona Oleinic, 33 anni, originaria della Moldavia, fu accoltellata da Roland Bushi, 27 anni, il 3 settembre 2019 nel cortile della sua abitazione a Francavilla al Mare in provincia di Chieti.[1] Dopo 45 giorni di agonia, passati prima all'ospedale di Chieti e poi al policlinico Agostino Gemelli di Roma, la donna perse la vita nella mattinata del 18 ottobre.[2]
Bushi aggredì la vittima sferrando circa 11 fendenti d'arma da taglio. I due si conobbero su Facebook e lui aveva cominciato a frequentarla da alcuni mesi nel night club dove lavorava. La mattina del 3 settembre il giovane si presentò a casa della donna per avere un chiarimento ma, alla notizia dell'ennesimo rifiuto, scavalcò la recinzione, estrasse un coltello e iniziò a colpirla.
Il ventisettenne di origini albanesi, dopo aver atteso l'arrivo dei Carabinieri, fu arrestato. Il 5 settembre, nell'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, il giovane confessò di aver aggredito la vittima specificando però di non averlo fatto con l'intenzione di ucciderla. Il giudice confermò la custodia cautelare in carcere con l'accusa di tentato omicidio.
Aliona Oleinic aveva subito gravi lesioni al fegato e ad un polmone.[3] All'ospedale di Chieti fu sottoposta a due interventi chirurgici, ma il quadro clinico si aggravò al punto da rendere necessario il trasferimento al policlinico Gemelli di Roma dove furono effettuati altri quattro interventi. Purtroppo le condizioni non migliorarono e, all'inizio di ottobre, la trentatreenne andò in coma.[4] Dopo la morte, l'accusa nei confronti di Bushi fu modificata in omicidio volontario.[5] L'autopsia stabilì il decesso per "insufficienza multiorgano".[6]

Uno scorcio del policlinico Agostino Gemelli di Roma dove Aliona Oleinic è stata ricoverata (di Sergio D'Afflitto, licenza CC BY-SA 3.0)
Nel luglio del 2020 l'uomo fu rinviato a giudizio. La Procura contestò nei suoi confronti le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti e futili.[7] Nel corso del processo era emerso che Bushi, la sera precedente alla fatale aggressione, si recò a casa della trentatreenne e scoprì che lei sarebbe uscita con un giovane di Francavilla al Mare. Per questa ragione l'imputato affrontò lo stesso individuo e gli sferrò un pugno.
La mattina seguente, dopo una notte passata a consumare alcol e droga, tornò a casa della vittima dove finì per aggredirla con conseguenze fatali. Ascoltato in udienza dinanzi alla Corte, il ventisettenne ribadì di essere andato da lei con la sola intenzione di minacciarla, ma la discussione degenerò e lui sferrò le molteplici coltellate.
Il 23 marzo 2021 la Corte d'Assise di Chieti condannò l'imputato all'ergastolo, escludendo però l'aggravante della premeditazione.[8] Il 21 gennaio 2022 la Corte d'Appello de L'Aquila confermò la sentenza di primo grado,[9][10] resa poi definitiva l'8 febbraio 2023 dalla Corte di Cassazione.[11]