Voce su Chiara Ugolini
Chiara Ugolini, 27 anni, fu trovata morta la sera del 5 settembre 2021 all'interno dell'abitazione in cui risiedeva a Calmasino, frazione di Bardolino, comune sul lago di Garda in provincia di Verona.[1]
Uno scorcio del porticciolo di Bardolino, sul lago di Garda, di fronte al municipio (di Bhayer, licenza CC BY-SA 3.0)
A scoprire il corpo senza vita della vittima era stato il fidanzato, nell'appartamento in cui i due da poco tempo convivevano. La giovane si era trasferita a Calmasino da Fumane (Verona) per stare insieme al compagno. La ventisettenne si sarebbe dovuta recare in un locale della zona, dove lavorava, ma non era reperibile. Il fidanzato, preoccupato per non riuscire più a mettersi in contatto con lei, in serata era tornato a casa, trovandola esanime sul pavimento con una ferita alla testa e diversi segni sul corpo, frutto di una violenta colluttazione.
I sanitari intervenuti sul posto non poterono fare altro che constatare il decesso della giovane, mentre le forze dell'ordine si attivarono per risolvere il caso che, sin da subito, assunse i contorni di un omicidio. Poche ore più tardi, nel corso della notte, un vicino di casa, Emanuele Impellizzeri, 38 anni, fu fermato dalla Polizia Stradale sull'autostrada A1 nell'area di Firenze, all'altezza del casello di Impruneta, mentre in sella alla sua moto si dirigeva verso Roma.[2]
L'uomo era stato visto, da alcuni residenti a Calmasino, allontanarsi in stato di agitazione in moto con evidenti segni sul volto. Quando venne fermato, aveva gli indumenti macchiati di sangue e alcuni graffi sul viso. Sospettato della morte della giovane, il trentottenne fu sottoposto a fermo e riferì delle parziali ammissioni, pur non rilasciando una completa confessione nel corso dell'interrogatorio alla presenza degli inquirenti. In seguito l'indiziato fu condotto in carcere.
Impellizzeri, originario di Catania, si trovava agli arresti domiciliari e in affidamento ai servizi sociali. Era uscito dal carcere nel mese di giugno e stava scontando una condanna risalente al 2006. Aveva precedenti per reati contro il patrimonio, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo le ricostruzioni, l'omicidio fu commesso nel corso del pomeriggio, quando Chiara era in casa e si stava preparando per andare a lavoro.[3] Il trentottenne si era introdotto nell'appartamento dove risiedeva la vittima tramite una delle finestre di servizio della scala del condominio, che dava accesso a un terrazzino. All'interno la giovane fu colta di sorpresa e tentò di difendersi, ma sarebbe scoppiata una violenta colluttazione nella quale lei ebbe la peggio.
Il movente del gesto non fu completamente chiarito. Gli investigatori inizialmente non esclusero alcuna ipotesi: dalla rapina fino a un'aggressione a sfondo sessuale.[4] Dettagli sui quali l'uomo non aveva fornito una versione precisa nell'interrogatorio effettuato in seguito al fermo. Il sospettato si sarebbe soltanto limitato a riferire di aver spinto la ventisettenne, senza colpirla, non spiegando però il perché si fosse introdotto di nascosto nell'appartamento.
Nei giorni successivi Impellizzeri, durante l'udienza di convalida del fermo, si avvalse della facoltà di non rispondere. Il giudice per le indagini preliminari confermò la custodia cautelare in carcere, tenendo conto della gravità del fatto contestato, la personalità dell'indagato e la sussistenza del pericolo di fuga. L'uomo fu accusato di omicidio volontario aggravato della crudeltà e dai motivi abietti o futili.
La Chiesa di San Zenone a Fumane in provincia di Verona, dove sono stati celebrati i funerali di Chiara Ugolini (di trolvag, licenza CC BY-SA 3.0)
L'autopsia sul corpo della vittima non permise di determinare con esattezza la causa del decesso. La ventisettenne presentava un'unica fuoriuscita di sangue dalla bocca, compatibile con l'ipotesi di un'emorragia interna, oltre a numerosi traumi interni e segni alla nuca, al torace e all'addome. Tuttavia nessuna lesione, da sola, avrebbe indicato la causa della morte. La giovane tra l'altro sarebbe stata costretta a ingerire della candeggina, messa su uno straccio che l'uomo le avrebbe schiacciato sulla bocca nel tentativo di non farla urlare durante la colluttazione.[5]
In seguito gli investigatori esclusero l'ipotesi della rapina e l'esistenza di liti condominiali. Non ci sarebbero state particolari discussioni, né risultavano espliciti comportamenti molesti dell'individuo nei confronti della ventisettenne. Dunque si addensò sempre di più la tesi che l'uomo si fosse introdotto nell'appartamento per compiere una violenza sessuale[6].
Il 27 settembre 2021 Impellizzeri fu trovato morto suicida. Si era impiccato nell'infermeria del carcere Montorio di Verona.[7][8] In cella aveva lasciato un messaggio: "Non sopporto il peso del rimorso per il grave gesto che ho commesso, chiedo scusa ai familiari di Chiara".[9][10]