Ventimiglia. Omicidio Sharon Micheletti. Il pm di Imperia: "Due denunce per minacce, non per stalking. Non era scattato il Codice Rosso".
"Due denunce per minacce, ma non per stalking. Per questo non è scattato il Codice Rosso". Lo afferma il Procuratore della Repubblica di Imperia, Alberto Lari, nell'ambito del caso di femminicidio che ha coinvolto Sharon Micheletti, 30 anni, uccisa a Ventimiglia dall'ex compagno Antonio Vicari, 65 anni, morto suicida.
L'uomo era finito in carcere dopo essere stato condannato per violenza sessuale nei confronti dell'ex moglie. Terminata la sua reclusione, il 65enne non era andato immediatamente a cercare Sharon, finché il 28 marzo 2021 aveva chiesto alla giovane un incontro sotto casa di lei, presentandosi con il padre. Avrebbe chiesto indietro i mobili della casa dove avevano convissuto. Alla risposta negativa della 30enne, poiché quella casa non era più disponibile, Vicari l'aveva minacciata di morte, affermando anche: "Te la faccio pagare".
In quell'occasione era scattata la prima denuncia ufficiale alle forze dell'ordine. Sharon spiegò di essere stata minacciata, ma aggiunsa che, alla fine dell'alterco, Vicari se ne sarebbe andato capendo che non avrebbe riavuto i mobili. Poi il 28 aprile Vicari si era presentato sotto casa della 30enne chiedendo di parlare con il nuovo marito. Quest'ultimo, però, si era rifiutato e aveva chiamato i Carabinieri. Al loro arrivo Vicari si era già allontanato.
La seconda denuncia era arrivata il 1º giugno, quando Sharon si era reca dai Carabinieri a Bordighera, raccontando di aver incontrato Vicari per caso per strada e di essere stata minacciata di morte da lui: "Ti faccio fuori". Quella è stata l'ultima volta che Sharon si è rivolta alle forze dell'ordine prima dell'omicidio, avvenuto a distanza di sole due settimane. Da quanto emerso, Sharon non si era mai rivolta a un Centro Antiviolenza.