Montecassiano. Omicidio Rosina Carsetti. La Procura di Macerata chiude le indagini: "La figlia Arianna ha organizzato il delitto".
La Procura di Macerata ha chiuso le indagini sull'omicidio di Rosina Carsetti, la 78enne trovata senza vita nell'abitazione dove risiedeva a Montecassiano, la sera della vigilia di Natale dello scorso anno.
I familiari, il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna Orazi e il nipote Enea Simonetti avevano inizialmente sostenuto la versione del ladro vestito di nero e con i calzari ai piedi entrato in casa per rubare e che, trovatosi l'anziana davanti, l'avrebbe aggredita e uccisa. Questa versione, però, cadde rovinosamente a febbraio scorso sotto il peso delle intercettazioni in cui si sentivano i familiari fare riferimento a errori commessi e a versioni da dare.
A febbraio figlia e nipote della vittima finirono in carcere, successivamente per il marito di Rosina scattarono gli arresti domiciliari (per 60 giorni). Ora il sostituto procuratore ha chiuso le indagini notificando il relativo avviso agli indagati che avranno 20 giorni per presentare memorie o chiedere di essere interrogati.
La Procura contesta a tutti e tre il reato di omicidio pluriaggravato, premeditato per Arianna e il figlio Enea che avrebbero iniziato a pianificare la morte di Rosina almeno dal 16 dicembre 2020. Per il pubblico ministero, Arianna è colei che ha "organizzato e diretto la cooperazione nel delitto degli altri due e comunque di Enea Simonetti".
A figlia, nipote e marito di Rosina vengono contestati anche i reati di simulazione di reato, rapina e maltrattamenti in famiglia. Solo ad Arianna Orazi vengono contestati i reati di violenza privata e induzione a non rendere dichiarazioni (nei confronti del figlio Enea). A lei e al figlio vengono contestati l'estorsione e il furto aggravato.