Viterbo. Le motivazioni dell'assoluzione per Andrea Landolfi. Lui e Maria Sestina caduti lungo le scale: Un tragico incidente.
La sentenza di assoluzione per Andrea Landolfi arrivò lo scorso 19 luglio, a fronte di una richiesta di condanna a 25 anni di reclusione. La tesi sostenuta dalla Procura fu respinta dalla Corte d'Assise di Viterbo che ieri ha depositato le motivazioni del verdetto.
L'ex pugile era accusato dell'omicidio della compagna Maria Sestina Arcuri, morta il 5 febbraio 2019 all'ospedale Belcolle di Viterbo dopo essere caduta nella casa della nonna del fidanzato a Ronciglione. Secondo le ricostruzioni della Procura, la donna fu lanciata dalle scale, causandole il grave trauma cranico che le costò la vita.
Tuttavia le perizie svolte nella lunga fase dibattimentale, in particolare quelle del RIS dei Carabinieri, non sono state giudicate sufficienti per determinare con ragionevole certezza la responsabilità dell'imputato. Per la Corte è stata confermata invece la certezza dell'impossibile lancio della vittima oltre la balaustra della scala.
I due dunque precipitarono insieme lungo la rampa delle scale. Un incidente il cui esito fu fatale per la 25enne, originaria di Nocara (Cosenza), che si era trasferita nella regione laziale per lavorare come parrucchiera.