Pavia. Omicidio Lidia Peschechera. Strangolata dal convivente reo confesso. Alessio Nigro rinviato a giudizio.
Il delitto di Lidia Peschechera, uccisa a 49 anni dal fidanzato nella sua abitazione a Pavia, in zona Ticinello, nella notte tra il 12 e il 13 febbraio dello scorso anno, sarà ripercorso nel processo in Corte di Assise. Alessio Nigro, 28enne originario di Sant'Angelo Lodigiano, fidanzato della donna e reo confesso del delitto, è stato rinviato a giudizio.
Il giovane deve rispondere di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, nonché di furto e sostituzione di persona in relazione all'uso della carta di credito della vittima, per alcuni acquisti fatti dopo l'uccisione.
Nigro, che aveva ammesso il delitto senza però indicare il movente, spiegando solo di avere strangolato la vittima al culmine di un litigio. Era rimasto per tre giorni con il cadavere in casa, poi arrestato dai Carabinieri dopo una fuga durata alcune ore.
Il giovane aveva spiegato di non essere lucido perché aveva la mente offuscata dal troppo bere. Tuttavia, per il perito Pietro Caronna, la condizione di alcolismo cronico non avrebbe condizionato la sua capacità di intendere e volere.