Riese Pio X. Omicidio Vanessa Ballan. La lettera di Bujar Fandaj al PM: "Lei voleva ferirmi con un coltello".
«Ero andato da Vanessa Ballan per chiederle il motivo della denuncia. Poi abbiamo avuto una colluttazione, lei ha preso un coltello e ha cercato di ferirmi. Una volta disarmata l'ho colpita ma l'ho fatto per difendermi».
Queste sarebbero le parole di Bujar Fandaj nella comunicazione scritta inviata nei giorni scorsi al pubblico ministero di Treviso Michele Permunian, il magistrato che si sta occupando del femminicidio avvenuto il 19 dicembre 2023 a Riese Pio X.
Una descrizione degli eventi evidentemente diversa dalla ricostruzione eseguita dalla Procura secondo cui l'uomo, già precedentemente denunciato dalla giovane, avrebbe saputo che Ballan aspettava un altro figlio dal suo compagno e convivente Nicola Scapinello. A quel punto Bujar avrebbe visto tramontare definitivamente la possibilità che lei si trasferisse a vivere da lui.
Il 40enne sostiene di aver suonato all'ingresso dell'abitazione della donna ma, non avendo ricevuto risposta, aveva comunque deciso di entrare, sfondando la porta finestra che dava sul retro. All'incontro con la vittima, lei gli avrebbe detto che avrebbe ritirato la denuncia e che potevano tornare come prima.
Poi, sempre secondo la versione di Fandaj, la giovane avrebbe afferrato uno coltello e avrebbe cercato di colpirlo. Nel corso della colluttazione si sarebbe anche ferito ad un dito. Una volta disarmata Vanessa, lui l'avrebbe accoltellata varie volte. Dopodiché, resosi conto di averla uccisa, sarebbe fuggito via.
"L'intento di Fandaj è abbastanza chiaro – spiega il Procuratore Marco – ed è quello di togliere di mezzo l'aggravante della premeditazione e di optare per un delitto d'impeto. Ma quelle dichiarazioni scritte, che per loro natura non contemplano la possibilità di fare delle domande, lasciano intatti alcuni punti di domanda". (di Denis Barea – TrevisoToday)