Civitavecchia. Scomparsa durante un viaggio in crociera. Il marito condannato a 26 anni per omicidio.
È stato condannato a 26 anni di reclusione per omicidio, Daniel Belling, l'uomo di nazionalità tedesca, marito di Li Yinglei, la donna cinese scomparsa nel luglio di sette anni fa mentre si trovava in crociera con la nave che stava per attraccare al porto di Civitavecchia.
Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Roma al termine di un processo lunghissimo, iniziato nel 2021, infliggendo all'uomo una pena superiore rispetto a quella invocata dal Pubblico Ministero, il quale aveva chiesto di condannare Belling a 24 anni di reclusione.
Nella sua requisitoria, il pubblico ministero aveva escluso categoricamente l'ipotesi del suicidio, accusando l'uomo di aver ucciso la moglie e di aver fatto sparire il corpo in mare prima dell'arrivo della nave a Civitavecchia.
Il caso fu reso noto dalla trasmissione televisiva di RaiTre, "Chi l'ha visto?". Nel corso delle diverse puntate dedicate alla vicenda, aveva preso vigore la tesi, poi acquisita dal magistrato titolare dell'indagine sulla scomparsa della donna, che l'uomo avrebbe prima ucciso la donna e poi avrebbe occultato il corpo in una valigia prima di gettarlo in mare dal ponte della nave che stava arrivando a Civitavecchia.
Sia il corpo che la valigia furono mai ritrovati. Il fermo di Daniel Belling, arrivato alcune settimane dopo la denuncia di scomparsa della donna, venne tramutato in arresto. L'uomo si difese, sostenendo che la donna, con la quale negli ultimi tempi il rapporto si era incrinato, aveva deciso di scappare e di far perdere le sue tracce proprio nel corso della crociera.
Belling fu trasferito al carcere di Rebibbia, dove rimase per un anno e due mesi, prima di essere scarcerato. (TRC Giornale)