Girifalco. La Procura non ricorre in Appello. La sorella di Loredana Scalone: "Ci aspettavamo di più".
Non ci sta Giulia Scalone, la sorella di Loredana, la donna di 51 anni di Girifalco che, una sera di novembre del 2020, è stata uccisa a coltellate e gettata giù dalla terrazza della scogliera di Pietragrande, a Stalettì, dal suo ex compagno.
La decisione della Procura della Repubblica di Catanzaro di non presentare appello contro la sentenza con cui l'assassino della sorella, il 38enne di Badolato Sergio Giana, è stato condannato a 25 anni di reclusione a fronte di una richiesta di pena all'ergastolo, per Giulia rappresenta una ennesima coltellata.
Aspetta di leggere le motivazioni della sentenza con la quale i giudici hanno condannato Giana a 25 anni e intanto grida il suo dispiacere per il non appello presentato dalla stessa Procura che per lui aveva chiesto l'ergastolo.
"I nostri avvocati Arturo Bova del foro di Catanzaro e Antonio Recupero del foro di Locri – spiega Giulia – hanno fatto istanza di sollecito per richiedere l'appello ma la pm gli ha risposto che non proporrà appello". "In un momento storico dove si tenta di far di tutto per contrastare la violenza sulle donne – spiega – ci saremmo aspettati qualcosa di più". (di Teresa Aloi – La Nuova Calabria)