Voce su Donatella Rigon
I fratelli Donatella e Piermatteo Rigon, 52 e 49 anni, furono trovati morti nella loro villetta del quartiere Arcella a Padova il 4 marzo 2019.[1]
Foto del Santuario Antoniano dell'Arcella, situato nell'omonimo quartiere della città di Padova (di MarkusMark, licenza CC BY-SA 3.0)
A chiamare i soccorsi sarebbe stato Mirko Rigon, fratello maggiore delle due vittime, a sua volta avvisato dai vicini di casa, insospettiti per non averli più visti da alcuni giorni. I militari scoprirono i cadaveri riversi sul pavimento dell'abitazione, entrambi con profonde ferite d'arma da taglio, mentre in una stanza fu rinvenuta sulla parete una frase incomprensibile scritta con il sangue.
Secondo le ricostruzioni, i due avrebbero avuto una violenta lite sfociata poi in un reciproco accoltellamento. L'esame autoptico rilevò numerose coltellate sui cadaveri, ma per la donna si presuppose anche l'ipotesi della morte per avvelenamento, data la consistente quantità di polvere di topicida ritrovata sparsa sulla scena del crimine e in altre zone dell'appartamento durante i rilievi dei consulenti della scientifica.[2]
Nel successivo mese di agosto, furono archiviate le indagini sul caso, confermando l'ipotesi di omicidio-suicidio. Dagli elementi che gli inquirenti poterono raccogliere, sarebbe stata la donna a iniziare per prima la colluttazione per poi essere aggredita dal fratello fino all'uccisione. L'uomo infine si sarebbe suicidato con lo stesso coltello con il quale aveva colpito precedentemente la sorella. Venne escluso il coinvolgimento di altre persone.
Sconosciuto il movente del gesto, così come la ragione della presenza della scritta con il sangue sulla parete e del topicida sparso per la casa, di cui alcune tracce furono rilevate nella bocca della donna.[3]