Il corpo senza vita di Speranza Ponti, 50 anni, è stato ritrovato la mattina del 31 gennaio 2020 all'interno di un'abitazione a Carrabuffas, zona di campagna situata nella periferia della città di Alghero in provincia di Sassari.[1]

La donna, originaria di Uri (Sassari), era scomparsa dal precedente mese di dicembre. Il rinvenimento è avvenuto in seguito all'interrogatorio del convivente Massimiliano Farci, 53 anni. Quest'ultimo, messo sotto torchio dinanzi alle evidenze investigative, dopo ore di colloquio di fronte agli inquirenti, ha ammesso l'occultamento del cadavere della cinquantenne sostenendo che lei si sia suicidata il precedente 6 dicembre, indicando agli agenti il luogo dove ne aveva nascosto la salma.
Tale versione tuttavia non ha pienamente convinto la Procura di Sassari che ha disposto il fermo con l'accusa di omicidio volontario, nonché dei reati di occultamento di cadavere, furto e utilizzo indebito di carta bancomat.[2][3] Il cinquantatreenne era pregiudicato, condannato in vita definitiva all'ergastolo per l'omicidio nel 1999 dell'imprenditore Roberto Baldussi, originario di San Sperate (Sud Sardegna).
Il delitto venne compiuto allo scopo di impadronirsi della Lotus Rossa di proprietà dell'imprenditore. Baldussi chiedeva una cifra troppo alta per la vendita, così Farci, secondo la sentenza, non rassegnandosi a quell'esito e volendo a tutti i costi impossessarsi dell'auto, attirò l'uomo in una trappola fino a strangolarlo. Successivamente, insieme al fratello, si sbarazzò del cadavere gettandolo in una discarica nei pressi della pedemontana di Assemini (Cagliari).[4]
Il cinquantatreenne, durante il periodo di detenzione, era stato poi sottoposto a un regime di semilibertà che gli aveva permesso, di giorno, di convivere insieme a Speranza Ponti e di gestire con lei una pizzeria ad Alghero, mentre la sera ritornava in carcere. Secondo le ricostruzioni, la donna aveva di recente venduto un appartamento e coi soldi derivanti da quella cessione Farci ne avrebbe tratto beneficio eseguendo alcuni lavori di ristrutturazione nella pizzeria.
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Inoltre, dopo la scomparsa della cinquantenne, l'uomo avrebbe prelevato denaro dal bancomat a lei intestato per un ammontare di circa 5 mila euro. Per questi motivi gli inquirenti hanno ritenuto che il movente del delitto potesse essere di natura economica.[5] L'indiziato avrebbe anche depistato le indagini inviando, col cellulare della vittima, messaggi ad amici e parenti per fargli credere che la donna fosse ancora viva e che si era trasferita all'estero.[6][7]
Il 3 febbraio 2020, nel corso dell'udienza di convalida del fermo svolta di fronte al giudice per le indagini preliminari, Farci ha ribadito di non aver commesso l'omicidio, sostenendo che la compagna era depressa e che si fosse tolta la vita, impiccandosi, all'interno dell'abitazione dove convivevano ad Alghero. L'uomo ha giustificato l'occultamento del cadavere dichiarando di temere di non essere creduto dagli investigatori. Inoltre la vittima gli avrebbe confidato la volontà di essere sepolta in quel punto, dove è possibile vedere il mare e Capo Caccia, un imponente promontorio di roccia calcarea situato nell'estremità nord-occidentale dell'isola sarda.
Il giudice, non ritenendo credibile il racconto del cinquantatreenne, ha disposto nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere confermando le accuse contestate dalla Procura.[8] Nel gennaio del 2021 è stato rinviato a giudizio.[9]