Voce su Mihaela Kleics
La Basilica Pontificia Minore di Sant'Elena Imperatrice a Quartu Sant'Elena in provincia di Cagliari (di Sailko, licenza CC BY 3.0)
Mihaela Kleics, 50 anni, fu trovata morta nel corso del pomeriggio di lunedì 13 dicembre 2021 all'interno dell'abitazione in cui risiedeva a Quartu Sant'Elena in provincia di Cagliari. La donna, originaria della Romania, conviveva insieme al compagno di 56 anni, Sandro Sarais.[1]
Ad allertare i soccorsi fu la sorella della vittima, che dalla Romania aveva telefonato alle forze dell'ordine in Italia, preoccupata perché da giorni non riusciva più a mettersi in contatto con la cinquantenne. I Carabinieri in precedenza si erano già recati più volte nell'abitazione della coppia per sedare diversi litigi.
A chiamarli i vicini di casa che frequentemente sentivano delle forti urla provenire dall'appartamento dove i due convivevano. I militari sarebbero intervenuti l'ultima volta sul posto il sabato precedente, 11 dicembre. In passato fu persino richiesto il supporto di un'ambulanza per medicare la donna. I Carabinieri nel pomeriggio del 13 dicembre avevano trovato la porta chiusa a chiave, mentre nessuno rispondeva dall'interno e Sarais risultava irreperibile. Dovettero intervenire i Vigili del Fuoco per fare irruzione nell'appartamento.
Il corpo senza vita della vittima giaceva nella camera da letto e presentava numerose ferite d'arma da taglio. I militari avviarono subito le indagini con le ricerche del cinquantaseienne che si era allontanato dal posto. L'uomo fu rintracciato e poi bloccato nelle ore successive lungo la strada fra Maracalagonis (Cagliari) e Castiadas (Sud Sardegna), nelle campagne di Solanas, frazione di Sinnai (Cagliari).
Si era nascosto con la propria auto vicino a un cavalcavia. Alla vista dei militari aveva tentato di suicidarsi, provando a tagliarsi la gola e i polsi con un coltello. Le lesioni fortunatamente non risultarono gravi, ma Sarais fu comunque trasportato e ricoverato all'ospedale di Cagliari, piantonato dai Carabinieri che lo sottoposero a fermo con l'accusa di omicidio volontario della compagna.[2][3]
Uno scorcio di Arad, una delle più grandi città della regione occidentale della Romania, da cui era originaria Mihaela Kleics (di Nick Savchenko, licenza CC BY-SA 2.0)
Il cinquantaseienne, disoccupato e originario di Nuraminis (Sud Sardegna), avrebbe ammesso dinanzi ai militari di essere il responsabile del delitto. Tuttavia in ospedale, interrogato dal pubblico magistrato, non rispose ad alcuna domanda. L'esame autoptico disposto dalla Procura rilevò numerose coltellate sul corpo della vittima, contando circa una trentina di fendenti. Non si escluse che la donna fosse stata uccisa nei giorni precedenti al ritrovamento, probabilmente sabato 11 dicembre, dopodiché il compagno si era allontanato dall'abitazione.
La signora Kleics era originaria di Arad, capoluogo dell'omonimo distretto situato nella regione occidentale della Romania.[4] Da alcuni anni viveva in Italia. Ultimamente era disoccupata, anche se in passato aveva lavorato come cameriera in un bar del Cagliaritano. Era madre di una figlia di 32 anni, rimasta però con i parenti in Romania.[5]
La cinquantenne nel precedente mese di agosto aveva presentato al commissariato di Quartu una denuncia a carico del convivente per maltrattamenti.[6][7] Tuttavia pochi giorni dopo lei aveva tentato di ritirare la querela, un'operazione non possibile poiché per legge scattava il procedimento d'ufficio e tutti gli atti furono già trasmessi in Procura.[8]
Sarais il 16 dicembre continuò ad avvalersi della facoltà di non rispondere dinanzi al giudice per le indagini preliminari che lo interrogò nel reparto dell'ospedale dove si trovava ricoverato.[9] Nei confronti dell'indiziato fu convalidata la custodia cautelare in carcere.[10]
Il successivo 20 dicembre il cinquantaseienne si suicidò, gettandosi da una finestra al terzo piano del nosocomio Businco di Cagliari. I soccorritori avevano provato a rianimarlo, ma l'uomo non riuscì a sopravvivere.[11][12]