Voce su Celine Frei Matzohl
Celine Frei Matzohl, 21 anni, fu trovata morta il 13 agosto 2023 nell'abitazione dell'ex compagno Omer Cim, 28 anni, a Silandro in provincia di Bolzano.[1][2]
Uno scorcio panoramico dall'alto di Silandro in provincia di Bolzano (di Arnold Unterholzner, licenza CC BY-SA 3.0)
La giovane, originaria di Corzes, una frazione dello stesso comune, era scomparsa dal giorno precedente. I genitori, preoccupati per non riuscire più a mettersi in contatto con lei, nella mattinata del 13 agosto avevano sporto una denuncia di sparizione alle forze dell'ordine.
Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri di Silandro e Bolzano si concentrarono subito sull'ex compagno della ventunenne, originario della Turchia, considerato il principale sospettato nell'ambito della scomparsa della giovane.
Quando i militari raggiunsero l'appartamento del ventottenne, fu rinvenuto al proprio interno il cadavere della vittima. L'indiziato nel frattempo si era reso irreperibile, ma fu rintracciato e bloccato dai Carabinieri nelle ore successive, mentre tentava di fuggire e raggiungere il confine con l'Austria a bordo della propria auto. I militari lo catturarono al termine di un inseguimento in cui il turco finì con la vettura fuori strada. Alcuni militari dovettero persino sparare agli pneumatici della sua macchina.[3]
Nei suoi confronti del ventottenne scattò il fermo con l'accusa di omicidio volontario. Dinanzi agli inquirenti, Omer Cim non rilasciò alcuna dichiarazione. Dopo le formalità di rito, il giovane fu condotto in carcere, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.[4][5] Secondo le ricostruzioni, Celine Matzohl fu uccisa con nove coltellate.[3] Il delitto sarebbe stato compiuto nel corso del 12 agosto 2023, il giorno precedente al ritrovamento del corpo senza vita nell'appartamento dell'ex compagno.[1][2]
Nel precedente mese di giugno, la vittima aveva presentato una denuncia ai Carabinieri riferendo di essere stata percossa e minacciata da Omer Cim mentre si trovava con lui in un'autovettura. La Procura aveva agito secondo le procedure previste dal Codice Rosso e aveva formulato le accuse di percosse e minaccia aggravata. Tuttavia, per tali fattispecie di reato, non era possibile chiedere misure cautelari.[6][7]
Celine in passato aveva lavorato al Südtiroler Bauernbund, il consorzio agricolo altoatesino. Un impiego poi lasciato per essere assunta come collaboratrice all'Hotel Maria Theresia di Silandro. Omer Cim invece lavorava come "tuttofare" in un albergo di Laces (Bolzano). I due si erano frequentati per circa quattro mesi, ma nelle ultime settimane la loro relazione era terminata. Il 12 agosto si erano nuovamente incontrati, probabilmente per un ultimo chiarimento.[8][9]
Il successivo 16 agosto, nel corso dell'interrogatorio di garanzia di fronte al giudice per le indagini preliminari, il ventottenne si avvalse della facoltà di non rispondere.[10] Al termine delle indagini, nell'aprile del 2024, la Procura chiese il rinvio a giudizio. Nei confronti di Omer Cim fu contestato l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall'aver commesso il fatto ai danni di una persona con la quale era legato da una relazione sentimentale. Per quanto riguardava la denuncia presentata da Matzohl, la pubblica accusa ipotizzò anche i reati di percosse e minacce aggravate.[3][11]