Voce su Teresa Di Tondo
Uno scorcio di Trani al tramonto. Sulla destra la Cattedrale di Santa Maria Assunta, comunemente chiamata Duomo di San Nicola Pellegrino (di Sergio Santamaria, licenza CC BY-SA 4.0).
I corpi senza vita di Teresa Di Tondo, 44 anni, e suo marito Massimo Petrelli, 52 anni, furono trovati nell'abitazione in cui risiedevano alla periferia di Trani, in contrada Duchessa d'Andria.[1]
Si trattava di un omicidio-suicidio. Secondo le ricostruzioni, l'uomo aveva colpito la coniuge con diversi fendenti d'arma da taglio all'interno della villetta dove convivevano, poi il cinquantaduenne uscì nel giardino di casa e si impiccò.[2]
Sconosciuti i motivi dell'efferato gesto. La coppia aveva una figlia di 17 anni che non si trovava nella villetta al momento del delitto. Sarebbe stata un'amica di Teresa a rinvenire i cadaveri, dopo essersi recata nell'abitazione per incontrare la quarantaquattrenne.[3]
La vittima era un'educatrice scolastica, al servizio di una cooperativa per l'assistenza di ragazzi con difficoltà di vario genere. Era anche iscritta al quinto anno della facoltà di Scienze della Formazione Primaria all'Università degli studi di Bari.[4]
Il marito invece, con un passato da speaker radiofonico, lavorava presso una ditta specializzata nella lavorazione di marmi. L'uomo era anche padre di altro ragazzo, avuto da una precedente relazione. Secondo le ricostruzioni, il cinquantaduenne avrebbe sofferto di depressione e, circa un anno prima, era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio per essere seguito da un locale centro di salute mentale.[5]