Voce su Svetlana Ghenciu
Uno scorcio del Ponte Tiberio al tramonto in Rimini (di Euphoria65, licenza CC BY-SA 4.0)
I coniugi Svetlana Ghenciu, 47 anni, e Gioacchino Leonardi, 50 anni, furono trovati morti nel corso del tardo pomeriggio del 19 giugno 2023 all'interno dell'abitazione in cui risiedevano a Borgo Marina di Rimini.[1][2]
A scoprire i corpi senza vita furono i vicini di casa, insieme al figlio sedicenne della coppia. Il giovane era tornato nell'abitazione dopo essere stato fuori casa per circa due giorni, ma trovò la porta chiusa dall'interno. Preoccupato, chiese aiuto ai condomini che si adoperarono per forzare la serratura dell'ingresso. Una volta riusciti a entrare nell'appartamento, furono rinvenuti i cadaveri di marito e moglie.[3]
La donna, originaria della Moldavia, lavorava da diversi anni al panificio Fellini, noto locale gastronomico del capoluogo riminese. La quarantottenne aveva anche un altro figlio, nato da una precedente relazione e rimasto in Moldavia. L'uomo, originario della Sicilia e chiamato Gino dai conoscenti, era invece disoccupato. Il figlio, interrogato dalla Polizia, avrebbe riferito che il padre in passato aveva lavorato come guardia giurata, ma agli investigatori non risultava tale circostanza.[4]
Secondo l'esame autoptico, mentre i due coniugi erano in casa, Lombardi aveva sparato due colpi di pistola all'indirizzo della moglie, poi si era tolto la vita esplodendo altri due proiettili contro sé stesso. Il delitto sarebbe stato compiuto circa 48 ore prima del rinvenimento, nel corso della giornata di sabato 17 giugno 2023. La pistola usata dall'uomo era regolarmente detenuta per uso sportivo.[5]
La donna fu trovata distesa prona sul letto, con la faccia appoggiata al cuscino, posizione che da qualche tempo era costretta a tenere a causa di una ferita alla schiena dovuta ad un recente intervento all'ernia. Potrebbe essere stata uccisa nel sonno. Il corpo senza vita dell'uomo era riverso su quello della moglie: si sarebbe accasciato su di lei dopo essersi sparato.[6]
Non risultano alle forze dell'ordine segnalazioni o denunce per maltrattamenti o violenze domestiche. I vicini erano increduli per quanto accaduto: la coppia fu definita tranquilla e senza particolari problemi. Nessuno dei condomini riferì di aver sentito grida o spari.[7]
Le ragioni dell'efferato gesto rimasero dunque avvolte nel mistero. Si ipotizzò che Leonardi, incensurato, potesse aver avuto problemi di depressione. Tuttavia, secondo quanto risultava agli inquirenti, il cinquantenne non soffriva di disturbi psichiatrici, né assumeva farmaci.[8]