Voce su Mariella Marino
Mariella Marino, 56 anni, fu uccisa la mattina del 20 luglio 2023 a Troina in provincia di Enna.[1][2]
Secondo le ricostruzioni, la donna stava uscendo da un supermercato di via Sollima quando, inaspettatamente, si sarebbe trovata davanti l'ex compagno: Maurizio Impellizzeri, 59 anni. Probabilmente l'uomo la stava pedinando e attendeva il suo passaggio in strada.
Uno scorcio della Cattedrale di Maria Santissima Assunta a Troina in provincia di Enna (di Davide Mauro, licenza CC BY-SA 4.0)
Impellizzeri l'avrebbe minacciata con una pistola. La vittima sarebbe riuscita a fuggire, raggiungendo la porta di casa di una conoscente. Il malintenzionato, però, l'avrebbe inseguita e sul posto avrebbe esploso vari colpi mentre la cinquantaseienne si trovava sulla soglia dell'abitazione.
La signora Marino, raggiunta da tre proiettili all'addome, si accasciò in strada e perse la vita. Impellizzeri nel frattempo sarebbe tornato a casa, dove poco dopo fu rintracciato dai Carabinieri. L'uomo era in stato confusionale e avrebbe consegnato ai militari l'arma utilizzata per uccidere la donna. Successivamente fu accompagnato alla locale caserma dei Carabinieri per essere interrogato dagli inquirenti. Impellizzeri si avvalse della facoltà di non rispondere.[3] Al termine delle formalità di rito, fu disposto a suo carico l'arresto in "quasi flagranza".[4]
La coppia era separata da circa un anno e aveva tre figli adulti. L'uomo era rimasto nell'abitazione coniugale mente l'ex moglie si era trasferita dalla madre. Secondo le testimonianze, il cinquantanovenne non si sarebbe mai rassegnato alla prospettiva della separazione. Sarebbero stati proprio i figli ad incoraggiare la madre ad allontanarsi dal marito.[1]
Nell'autunno del 2022 Mariella Marino aveva denunciato l'ex compagno per atti persecutori. In quel procedimento Impellizzeri aveva patteggiato una condanna a 8 mesi,[2][5] con sospensione della pena e l'imposizione a seguire un percorso di riabilitazione in un centro antiviolenza. Il provvedimento però non avrebbe avuto effetto, poiché l'uomo sarebbe ritornato a perseguitare l'ex compagna, tanto da indurla nuovamente a denunciarlo pochi giorni prima dell'omicidio.[6]
Impellizzeri si avvalse della facoltà di non rispondere anche nell'interrogatorio di garanzia dinanzi al giudice per le indagini preliminari. Nei suoi confronti fu convalidato l'arresto e confermata la custodia cautelare in carcere.[7]
Nell'estate del 2024 l'uomo fu rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dall'aver commesso il fatto ai danni della coniuge legalmente separata e nei confronti di una persona offesa del reato di stalking. La difesa di Impellizzeri chiese il rito abbreviato e l'esecuzione di una perizia psichiatrica, ma le istanze furono respinte in sede di udienza preliminare.[8][9]